Questo è un blog nato per i libri, per difendere e per promuovere la lettura, per tenere traccia delle mie letture e, magari, invogliarvi a lasciarvi trasportare da romanzi e racconti tramite le mie recensioni.
Per cui, anche se mi trovo nel clou della sessione invernali degli esami (a proposito: meno 2!) e un po' sotto pressione per la tesi (un capitolo approvato, un altro in attesa di approvazione), non posso spendere due parole su un fatto veramente scandaloso di cui sono venuta a conoscenza tramite Lipperatura, il blog di Loredana Lipperini: nella provincia di Venezia è ritornato di moda L'indice dei libri proibiti!
Pensavate che queste pratiche medievali fossero destinate a rimanere confinate in un passato oscurantista e che solo personaggi folli come Hitler fossero in grado di mettere al rogo dei libri?
E pensavate male perché l’assessore alle attività culturali della provincia di Venezia, tale Raffaele Speranzon, appartenente al Popolo della libertà (ahahahah, quale controsenso!), ha ordinato alle biblioteche del veneziano di:
- eliminare dagli scaffali i libri di tutti gli autori che nel 2004 firmarono un appello dove si chiedeva la scarcerazione di Cesare Battisti
- non organizzare iniziative con tali scrittori in quanto “persone sgradite”
Tra gli autori censurati ci sono la stessa Lipperini, Daniel Pennac, Vauro, Wu Ming. Per leggere una lista completa vi rimando a questa pagina di Lipperatura.
Ovviamente la blogosfera pullula di post e articoli sull'argomento, mentre alla televisione non ho ancora visto un telegiornale che abbia dedicato un servizio alla triste vicenda (forse solo il TG3 lo ha fatto, correggetemi se sbaglio). Per cui immagino che la maggior parte della gente continui a ignorare questa fiammata di fascismo o - peggio - che non gliene freghi proprio nulla, visto che la lettura non è sicuramente tra i primi pensieri degli italiani.
Molto meglio promuovere un tipo di cultura alla "Vacanze di Natale in **** (inserire una nazione del mondo a caso)" come nella foto (tratta dal blog Sanjuro), vero sig. Speranzon?
Una "cultura" fatta di tette e culi, di personaggi arroganti e ignoranti, di battute squallide che non fanno più ridere nessuno, di situazioni trash e di un'infilata di banalità che sono un insulto all'intelligenza dell'uomo. Vogliamo anche noi brindarci sopra, tenere la testa disimpegnata dai problemi del nostro Paese, preoccuparci solo di noi stessi fregandocene del prossimo, senza guardare mai al di là del nostro naso e lasciando che tutto vado al(lo) (s)fascio?
È questa la gente di cui ha bisogno l'Italia?
Io non ci sto. Sono tante le battaglie da combattere e questa è sicuramente una di queste. Per cui ho seguito il consiglio di Uomo in polvere e ho scritto a Speranzon (raffaele.speranzon@comune.venezia.it):
Fagli sapere che le biblioteche pubbliche sono un bene di tutti, non un bene privato di chi governa. Fagli sapere che in Italia è da molti secoli ormai che non si mettono più al bando i libri. Fagli sapere che oggi, in Italia, non c’è ancora posto per il nazismo.
E ora sono qui a scriverne, sperando che a qualcosa serva e che magari qualcuno, passando da queste parti, senta il mio stesso bisogno di protestare.
I created this blog because I love books and I want to promote reading.
So even if the last exams and the thesis put me under enormous pressure, I have to share my opinion with you about a shameful fact: in the province of Venice the List of Prohibited Books is back!