In questi giorni di grandi manovre finanziarie, l’Accademia della Crusca ha rischiato grosso.
Sembrava di assistere a un mortale gioco delle sedie dove, sulle note di una musica drammatica, chi non riusciva a sedersi in tempo veniva tagliato fuori.
Infatti, inizialmente, la Crusca è stata condannata al patibolo in compagnia di altre organizzazioni culturali e di ricerca con meno di 70 impiegati e ridotta a istituto di ricerca privato con fine istituzionale chiaramente pubblico; poi il governo le ha gettato la scialuppa di salvataggio.
Ma domani, chissà.
Purtroppo l’instabilità della situazione attuale e la scarsa considerazione di cui gode la cultura nel nostro Paese (nonostante gli spot turistici si affannino a promuovere l’Italia come il paradiso dell’arte, della cultura, della storia e della gastronomia) non permette alla Crusca di dormire sogni tranquilli.
Ma noi possiamo aiutarla a rimanere a galla, aderendo all'appello lanciato insieme al Sole 24 Ore.
Le modalità di sostegno sono diverse e sicuramente troverete quella che fa più al caso vostro.
Io sono indecisa tra il bonifico bancario e l’abbonamento al periodico La Crusca per voi.
E voi, amatori della lingua italiana, aiuterete la Crusca?
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1 commento:
sì, l'aiuterei!
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