"
Viva Zapatero!" (dvd+libro)
IL LIBROSabina Guzzanti ha molto a cuore il tema della libertà di espressione. Il diritto della libertà di manifestare le proprie idee, sancito dall'articolo 21 della nostra Costituzione, però, non è poi così rispettato in Italia e la Guzzanti ne sa qualcosa. Il suo programma televisivo Raiot (2003) è stato liquidato dopo una sola puntata, a causa delle sue critiche verso Berlusconi. Tutto perché la grande Sabina ha osato muovere delle accuse lecite verso lo psiconano.
Eppure la Costituzione così recita:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
Anche la Carta dei Diritti dell'uomo difende questo sacrosanto diritto:
"Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."
Eppure guardate un po' come siamo messi in Italia...
La prima parte del libro è un'intervista condotta da Luca Bandirali a Sabina, in particolare sulle scelte tecniche di produzione del film e su come queste scelte siano funzionali al documentario. Per cui il testo presenta spesso termini specifici del cinema (voce over, luci artificiali e naturali, fondu...), ma non mancano comunque delle riflessioni importanti di Sabina:
"[...] il problema della mancanza di informazione comporta delle conseguenze impensate e si lega all'ignoranza, alla superstizione, allo sfruttamento della credulità, alla manipolazione più bieca. Anche l'ingerenza della Chiesa cattolica nella nostra vita, di cui non si parla nel film direttamente, è conseguenza della mancanza di informazione, perché se uno fosse libero di dare le notizie che vuole, sicuramente non darebbe al Papa e al Vaticano l'importanza che dà loro il nostro telegiornale, che dedica a questi argomenti molto tempo, a commenti di personaggi che dicono cose semplicemente arretrate, pericolose, diseducative e comunque non interessanti. E che, soprattutto, non sono notizie rispetto a tutto quello che succede nel mondo." (pg. 14-15).
E ancora:
"Informarsi in questo Paese è un problema. Ci riesce chi ha il tempo e le possibilità economiche e intellettuali di leggere sei o sette giornali o chi ha il satellite e conosce qualche lingua straniera. Questa è una cosa gravissima. Vuol dire che il 95 per cento della popolazione è privata del diritto all'informazione. Naturalmente i giornalisti non sono tutti uguali e le condizioni di lavoro, come dappertutto, sono sempre più difficili, ma a maggior ragione parliamone. Non vedo come le cose possano cambiare se tutti tacciono." (pg. 27).
La seconda parte mostra come il documentario sia stato accolto dalla stampa e dalla televisione. Bandirali fa notare come i commenti, le critiche e anche i commenti positivi mossi sia dalla destra che dalla sinistra al lavoro della Guzzanti siano tutti a rappresentanza di "un pensiero forte, trasversale, che non tollera il negativo e sbarra l'accesso a istanze che si pongono come estranee alle logiche di sistema." (pg. 68).
La terza parte tratta l'uso della musica (soprattutto ambient) in Viva Zapatero! che è stata scelta per rafforzare i contenuti del film stesso: un "affresco di un vero e proprio disastro italiano, politico, sociale, umano." (pg. 78). Non scordiamo poi la forza insita nella voce over di Sabina: una voce-testimone, voce coscienza, voce-racconto e voce generazione (pg.80).
L'ultimissa parte è una parodia della Guzzanti di un articolo di Lucia Annunziata pubblicato nell'ottobre 2005 su
La Stampa, dove si sosteneva che Berlusconi avesse vinto le elezioni nel 2001 grazie ai comici, ai cantanti e ai giornalisti così come Bush aveva rivinto le elezioni americane grazie a Michael Moore.
Divertente! Mentre leggevo la parodia riecheggiava nella mia vente la voce di Sabina che imita la Annunziata: "Gè una grante lezione che ci arriva nazionalmende e montialmende dalla televisione moderna (della tv antica si occubino i robivecchi che ne competono): quando Michol Moore si è presendato alle elezioni contro Push ha perso e con gran fragore." (pg. 85).
Stelline:
Dettagli:
"Viva Zapatero!"
di Sabina Guzzanti
Editore: BURsenzafiltro
Data di pubblicazione: 2005