martedì 28 ottobre 2008
Only love is real
lunedì 27 ottobre 2008
Avere o essere?
Testo del 1976, ma ancora di sconcertante attualità.
Fromm propone una serie di riflessioni importanti sulla società, l'economia, l'uomo e l'ambiente e spinge, ovviamente, ad adottare uno stile di vita imperniato sulla modalità dell'essere per cambaire il nero destino del mondo. Se tutti cambiassero il loro atteggiamento verso la vita dall'avere all'essere, allora questo pianeta potrebbe essere salvato.
Ma, nella realtà, quanto è possibile questa trasformazione? Gli uomini sono veramente disposti a cambiare le loro abitudini ed a sovvertire il sistema sociale? Anche se in ballo c'è la salvezza della Terra e la sopravvivenza della specia umana, la risposta non è così automatica. Ancora oggi, la maggioranza della gente se ne frega altamente dei rischi che corriamo pur di continuare a vivere nel guscio protetto in cui sono rinchiusi da tempo, conducendo esistenze votate al mero consumismo. Esistenze vuote, insignificanti e per nulla appaganti inserite in una società imperniata sulle cose anzichè sulle persone.
Inoltre, nulla sembra possibile contro lo strapotere delle grandi aziende, il menefreghismo delle masse, l'inadeguatezza dei leader politici di quasi tutte le nazioni, la crisi climatica forse irreversibile.
Quello che probabilmente manca al testo - e che mi ha spinto a dargli 3 stelline anzichè 4 - è la mancanza di proposte effettivamente realizzabili per mettere in pratica la modalità dell'essere.
Tra i vari passi veramente interessanti, riporto quello relativo alla manipolazione delle menti messa in atto dalla pubblicità:
"Tutti i metodi di lavaggio del cervello usati dalla propaganda politica e dalla pubblicità industriale devono essere messi al bando.
I metodi in questione sono pericolosi, non solo perché ci inducono ad acquistare cose di cui non abbiamo bisogno e che non desideriamo, ma anche perché ci persuadano a scegliere rappresentanti politici di cui non avremmo bisogno e che non desidereremmo se fossimo nel pieno possesso delle nostre facoltà mentali. In realtà, non siamo affatto padroni delle nostre menti, perchè la propaganda da cui siamo bombardati fa ricorso a metodi ipnotici. E, per combattere questo pericolo via via crescente, dobbiamo impedire l'uso di tutte le forme ipnotizzanti di propaganda, sia per quanto riguarda le merci, sia per quanto riguarda i personaggi politici.
I metodi ipnotici cui si fa ricorso nella propaganda commerciale e politica costituiscono un grave pericolo per l'equilibrio mentale, in particolare per il pensiero chiaro e critico e per l'indipendenza emozionale. [...] i metodi di lavaggio del cervello in uso nella nostra società vanno dai suggerimenti subliminali a espedienti semipnotici come la continua ripetizione o la distrazione del pensiero razionale mediante l'appello sessuale. Il bombardamento operato con metodi puramente suggestivi in campo pubblicitario, soprattutto per quanto riguarda gli spot televisivi e simili, è idiotizzante; è un attacco contro la ragione e il senso della realtà, che eprseguita l'individuo ovunque e in ogni momento [...]. L'effetto particolare di questi metodi suggestivi è di creare un'atmosfera di intontimento, in cui è svegli solo a mezzo, si crede e non si crede, si perde il senso della realtà.
Mettere fine all'inquinamento costituito dalla suggestione di massa avrà, sui consumatori, un effetto sconvolgente non molto dissimile dalla sintomatologia dei drogati nella fase di disintossicazione." (pg.204-205).
Dettagli:
"Avere o essere?"
di Erich Fromm
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1976
Prezzo: 8,40€
domenica 26 ottobre 2008
Tour of the Universe 2009: Depeche Mode in concerto in Italia
Assisterò al mega concerto sul prato (ovviamente ^^), per cui si prevedono lotte all'ultimo sangue per accaparrarsi un posto il più vicino possibile allo stage...
Tour The Universe: I'm coming!!!
Ecco qualche foto dei DM scattata il 6 ottobre a Berlino durante la conferenza stampa per l'annuncio del nuovo tour.
venerdì 24 ottobre 2008
Autostop con Buddha
Non aspettetevi un semplicistico racconto di viaggio. "Autostop con Buddha" è molto di più, va a fondo, ci trascina nelle zone più remote e sconosciute del Paese del Sol Levante (per dire, scordatevi Tokyo e Kyoto) e si insinua nel Giappone meno scontato, grazie ai contatti con le persone che lì ci vivono.
Tra i tanti punti veramente esilaranti, ho scelto questo che mi ha fatto veramente sganasciare: è sera e Will si trova a girovagare per Uwajima, cittadina dell'isola di Shikoku. Cerca rifugio in una aka-chochin (letteralmente "lanterne rosse"), quelle che noi in Occidente chiameremmo bettole, ovvero il regno delle stoviglie bisunte. Non solo: anche i bastoncini, i menu, le superfici dei tavoli, i vassoi, le pareti, i cuochi (sempre) e a volte persino i clienti sembrano perennemente ricoperti da una sottile patina di grasso. ^^
Ecco cosa accadde:
Avevamo appena rinnovato i festeggiamenti - avendo scoperto che il mio gruppo sanguigno era 0 positivo - quando mi piombò accanto un vecchio, dall'aria sciupata e con la testa completamente calva, che voleva a tutti i costi stringermi la mano. "Ah, gaijin-san" mi disse. "Mamgrm kyogrf shrgoi deshne!"
Che tradotto, sarebbe: "Ah, signor straniero. Mamgrm kyogrf shrgoi deshne!"
Era peggio che cercare di decifrare i cartelli stradali giapponesi. Caddi nello sconforto; tutti quegli anni in Giappone e ancora si verificano situazioni come questa, in cui capivo meno del dieci per cento.
"Prego?" gli chiesi.
"Mugrmff gfrrmmg" mi spiegò.
Sempre peggio. Nella lingua giapponese è possibile udire la punteggiatura. Per formulare una domanda basta aggiungere ka alla fine della frase. L'esclamazione è resa tramite la particella yo. Quell'uomo pelato, afferrandomi un braccio come se fosse una scialuppa di salvataggio del Titanic, borbottò qualcosa d'incomprensibile che finiva con ka. Sapevo che mi era stata posta una domanda, ma non capivo cosa mi stesse chiedendo. "Doshda gffmm ka?" ripeté. Vedendo che non gli rispondevo, si fece più insistente.
"Doshda gffmm ka?"
"Mi dispiace, non..."
Betté il pugno sul tavolo. "Doshda gffmm ka?!" domandò. I ka si facevano sempre più rabbiosi e incalzanti e lui era rosso di rabbia. Cominciavo a vedergli le vene che pulsavano nelle tempie. "DOSH-DA-GFF-MM KA?"
Disperato, azzardai una risposta che speravo potesse apparire neutrale. "Si" gli dissi. "Assolutamente. Ma forse anche no. Chissà?"
A quel punto assunse un tono più pacato, mi diede una pacca sulla spalla e si abbandonò alle lacrime. "Grhhmm deshne" disse con sincerità.
"Devo porti le mie scuse" mi disse Taiyano. "E' mio padre. A volte si emoziona un po' troppo. Si trovava a Nagasaki quando, be', lo sai."
Oh santo cielo. Sentì una fitta allo stomaco. Mi venne un groppo alla gola. Nagasaki. "Che cosa mi ha chiesto? Era... riguardava... sì, insomma, hai capito?"
"No, no. Riguardava il baseball. E' ancora un po' scosso perché abbiamo perso il campionato."
"Grmmffda yo" borbottò il vecchio con il capo chino sulla sua birra.
Dettagli:
"Autostop con Buddha - Viaggio attraverso il Giappone"
di Will Ferguson
Editore: Feltrinelli Traveller
Data di pubblicazione: 1998
Pag. 454
Prezzo: 19,00€
mercoledì 22 ottobre 2008
I want more of that... Leo Buscaglia!
Non fa mai male "abbandonarsi" alla positività e alla gioia di vivere, in un mondo che sembra offrirci solamente odio, indifferenza e disperazione.
Poi, ogni tanto, apritelo a caso e leggete una delle sue tante piccole perle di saggezza. Sapranno confortarvi e infondervi speranza nei momenti difficili oppure vi aiuteranno a continuare a godere delle gioie piccole e grandi della vita.
Ho trovato questo libro (che è sostanzialmente una raccolta di brevi lezioni sulla vita e sull'amore, della lunghezza di una pagina) molto utile per me. Dopo aver trascorso un periodo nero in cui non vedevo più alcun senso in quello che facevo e mi trascinavo ovunque stancamente e svogliatamente, ho ritrovato le energie e la forza di volontà per agire, per sconfiggere l'apatia che mi stava stritolando e che mi stava facendo diventare un'altra persona. Una persona demotivata, disinteressata, spenta. E, acciderboli, io non sono assolutamente così!!!
"Nati per amare" rappresenta un ulteriore sprono per continuare sulla strada della ripresa, per non cadere più nella trappola della frustrazione e dello sconforto e, inoltre, alimentano la mia riflessione sull'amore.
La forza del nostro amore si rivela nel nostro modo di affrontare i problemi, di gestire le nostre frustazioni. E' facile essere concreti e amabili allorché tutto fila liscio nelle nostre vite.
La nostra vera forza è chiamata in gioco quando la corrente della vita muta all'improvviso e temporaneamente rischia di sopraffarci.
L'amore edifica i migliori tra i superstiti. Ci insegna a non sprecare il tempo domandandoci: 'Perché proprio a me?', ma piuttosto a chiederci: 'Ora che fare?'.
La prima domanda produce solamente conflitti sterili e insensati, mentra la seconda sprona ad agire, senza il fardello dell'autocompatimento e di deplorazioni totalmente incongrue.
Se si ama, raramente le avversità portano alla fine di un rapporto.
Anzi, proprio la forza dell'amore ci aiuta a cambiare e a sopravvivere."
"Nati per amare"
di Leo Buscaglia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1992
Pag. 368
Prezzo: 8,80€
domenica 19 ottobre 2008
Discovering Leo Buscaglia & Bruno Munari
"Vivere, amare, capirsi" è una raccolta di conferenze tenute da Leo Buscaglia, primo docente ad organizzare un corso universitario sull'amore negli Stati Uniti e che è diventato famoso come "Il professore dell'Amore".
Probabilmente, per alcune persone, i concetti sull'amore e sulla vita, espressi da Buscaglia, possono apparire di una banalità terrificante.
Eppure, per quanto possano risultare ovvie, le sue parole riescono a scuotere l'anima. Ad esempio: anche se siamo tutti ben consapevoli che la vita va vissuta pienamente in ogni singolo istante, perchè niente e nessuno ci può assicurare che ci sarà un domani, la maggior parte della gente si trascina nell'apatia, nell'indifferenza, nella tristezza, nell'odio. Le cose vengono rimandate continuamente, quando avremmo la possibilità, invece, di realizzarle subito, in questo momento. Oppure continuiamo imperterriti a lamentarci e ci lasciamo sfuggire la bellezza insita nella realtà e nelle persone che ci circondano.
"Vivere, amare, capirsi "
di Leo Buscaglia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1984
Pag. 250
Prezzo: 8,80€
Le mani guardano
Munari spiega l'importanza di non trascurare l'esperienza tattile nell'educazione dei bambini, anche attraverso esempi di laboratori tattili allestiti negli anni '80 in varie città italiane.
"Conoscere il mondo tattilmente, apprezzare le minime differenze, distinguere senza guardare due valori quasi uguali, memorizzare dei dati utili alla comunicazione, arricchisce la personalità.
Conoscere la tecnica e l'uso di quest'altro modo di capire e comunicare, dà sicurezza." (pg. 39).
Dettagli:
"I laboratori tattili"
di Bruno Munari
Editore: Edizioni Corraini
Data di pubblicazione: 1985
Pag. 56
Prezzo: 10€
mercoledì 15 ottobre 2008
Con te e senza di te
Osho propone una visione alternativa e affascinante dell'amore, libera da preconcetti, categorie, etichette, teorie.
Secondo il Maestro spirituale indiano, un'idea fondamentale, per mantenere vivo il sentimento dell'amore e non permettere che questo venga soffocato dalla routine e dalla quotidianità, è la seguente: "Per una relazione è necessaria sia l'intimità che la lontananza; infatti in una relazione viva esiste sempre lo stare vicini e l'allontanarsi: avvicinarsi e allontanarsi senza distruggere le rispettive individualità."
Ecco, dunque, il punto centrale del pensiero di Osho: restare individui e comportarci in quanto consapevolezze libere e indipendenti. Solo così ci si può mettere insieme, fondersi l'uno nell'altra, senza schiavitù né attaccamento. Quando si è in gradi di bastare a se stessi, si può amare veramente e quindi condividere con qualcun'altro.
Perché l'amore è condivisione: "[...] l'amore conosce solo il dare, senza mai chiedere nulla in cambio; è condivisione senza condizioni." (pg. 11). E ancora: "L'amore non è mai un favore; al contrario, quando qualcuno riceve il tuo amore, tu hai la sensazione di ricevere un favore. L'amore è grato di essere stato ricevuto." 8pg. 13).
Personalmente posso dire di averla conosciuta questa sensazione e di conoscerla tuttora, dove il dare alla persona che amo non è assolutamente un peso o un dovere, ma, anzi, un piacere che veramente mi gratifica nel momento in cui l'altro lo riceve e trae gioia da quanto ho donato.
In sostanza (ma mooolto in sostanza, se leggerete questo testo comprenderete più a fondo), bisogna essere capaci di barcamenarsi tra il polo della solitudine (che è positiva e non c'entra nulla con l'isolamento) e quello del relazionarsi.
"E' bellissimo essere soli, ma è bellissimo anche essere innamorati e stare con la gente. Sono cose complementari, non contradditorie. Quando stai con gli altri, godi al massimo della loro presenza, non occorre pensare alla solitudine, E quando sei stanco degli altri, passa alla solitudine e apprezzala più che puoi. Non cercare di scegliere, altrimenti sarai in difficoltà. Ogni scelta creerà una divisione in te, ti scinderà. Perché scegliere? Se puoi avere entrambe le cose, perché averne una sola?" (pg. 324).
Mi ha veramente affascinato il pensiero di Osho, anche se alcuni punti non li condivido completamente, mentre altri sono probabilmente troppo utopici e, credo, sfortunatamente, irrealizzabili (come l'esperienza della comune).
"Con te e senza di te "
di Osho
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2008
Pag. 350
Prezzo: 9,40€
lunedì 6 ottobre 2008
Conoscersi Accettarsi Migliorarsi
Uno dei precetti fondamentali per Omar è non avere paura del nuovo. Il timore del nuovo non consente di fare cose e di avere esperienze mai fatte, di andare in posti nuovi, e quindi "di perdersi in nuovi orizzonti."
In questo modo, però, difficilmente una persona può sviluppare le sue più belle qualità di essere umano, difficilmente si arricchisce, difficilmente impara a gioire, a creare, ad amare e a creare amore.
Per cui Omar consiglia caldamente di dedicare molto tempo a se stessi: per migliorarsi, per migliorare la propria personalità e la propria vita.
"La vita è come il mare: o lo si guarda standosene a riva... o lo si naviga godendo delle sue immense bellezze, anche se così facendo si rischia d'incappare in qualche burrasca."
L'autore, poi, ritorna su un argomento trattato anche in "L'arte di... Amare e farsi Amare": la possibilità di cambiare se stessi in meglio. Ovviamente prima è necessario dotarsi di buona forza di volontà e di autodeterminazione; ma dopo possiamo diventare ciò che desideriamo essere. Se c'è qualcosa in noi che non ci piace e che desideriamo eliminare, possiamo farlo.
"Tu puoi fare di te un nuovo tu: più sicuro, più forte, più bello. Tu puoi fare di te la persona più in gamba, più amabile, più felice del mondo. Devi volerlo però... fortissimamente... con tutto il cuore... con tutta l'anima. Solo così potrai autocaricarti della forza morale necessaria per riuscirci. Solo così potrai riuscirci."
Queste frasi sono per me molto stimolanti: mi danno la forza di continuare a migliorare me stessa e di smussare quelle spigolature antipatiche del mio carattere. Un processo, questo, che ho iniziato a intraprendere seriamente da qualche mese, dedicandoci forza e dedizione costante.
Per me e per la persona che amo più al mondo (M.), così da potergli offrire una me stessa più bella (interiormente ovviamente; sul lato esteriore non si può fare granché ^^), più sicura, più serena, più forte. Perché il mio più grande desiderio è di vivere il più felicemente possibile e, al contempo, renderlo felice. Magari costruendo insieme un rapporto dinamico e in continua evoluzione, dove possiamo lavorare insieme per rinforzarci e vivere felici.
In fondo...
Non posso odiarti, non posso essere indifferente.
Io non ho alternative.
La tua felicità è la mia felicità. Vorrei che tu fossi felice come lo voglio per me stessa.
Il fatto di amare qualcuno, anche sconfinatamente, quasi mai ci preserva dal rischio di ferirlo e dall'arrecare sofferenza a noi stessi.
C'è un solo modo per essere in pace con me stessa: quello di amarti."
"Conoscersi Accettarsi Migliorarsi" (Edizione Pocket)
di Omar Falworth
Editore: Essere Felici Editore
Data di pubblicazione: 2008
Pag. 144
Formato: 11x17
Prezzo: 7,90€
domenica 5 ottobre 2008
Libroterapia
Un piccolo libro sulla grande potenza insita nei libri, accompagnato da belle immagini a tema (impressionate la foto della libreria di Holland House a Londra, rimasta senza tetto a causa di un raid aereo durante la seconda guerra mondiale, dove ancora qualche lettore si aggira tra scaffali e macerie).
I librofili come me apprezzeranno sicuramente le affermazioni dell'autore e le condivideranno in pieno. Coloro che invece non prendono mai in mano un libro possono trovarci diversi interessanti spunti di riflessione e, magari, lo stimolo per ricominciare a leggere, abbandonando un po' la dipendenza dalla televisione che, proponendoci quasi esclusivamente telegiornali infarciti di guerre, massacri e delitti e programmi trashissimi, può persino provocare ansie negli spettatori. "[...] la passività davanti al televisore non fa che avvilire e impigrire l'animo. Solo i libri sanno catturare e curare."
I libri, insomma, sono visti come strumenti curativi, capaci di riconciliare il lettore con la vita e di diminuire l'infelicità quotidiana.
"Leggere è vivere, magari attraverso gli occhi di un altro [...]. In questo modo, si esce per un poco fuori da sé, dimenticando i problemi e gli assilli mondani per calarsi in un altrove sovente straniero e sconosciuto. E questo altrove miracolosamente calma e lenisce." (pg. 8).
Interessante il capitoletto sugli aforismi, che fanno bene all'anima. Posizione che io condivido in toto, in quanto da sempre sono abituata a sottolineare le frasi per me dense di significato sui testi e, poi, trascriverle su un quaderno personale.
Gli aforismi fanno sì che "la persona abbia una sorta di illuminazione, una visione folgorante fino a quel momento nascosta ai suoi occhi, la scoperta di un mondo nuovo grazie al cambiamento di lenti attraverso le quali guardarlo."; essi sono "piccole scosse, illuminazioni zen, punti di meditazione offerti al lettore nel suo libro perché sappia anche guarirsi da solo dai sentimenti terreni che più ci turbano, come dolore, paura, rabbia, tristezza e delusione."(pg. 56).
In fondo è meglio essere schiava dei libri che del Librium [che, per inciso, è un ansiolitico] ;)
Dettagli:
"Libroterapia. Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l'anima"
di Miro Silvera
Editore: Salani Editore
Data di pubblicazione: 2007
Prezzo: 10€