mercoledì 19 maggio 2010

Io non ci sto! Gli stereotipi de “La pupa e il secchione” non mi piacciono e lo voglio dire agli autori

Parte da Donne Pensanti, Un altro genere di comunicazione, Vita da streghe e Una nuova Era l'iniziativa "Io non ci sto: contro gli stereotipi proposti in tv" e trova l'adesione di Lorella Zanardo, Giovanna Cosenza e molte altre donne e associazioni impegnate su questi fronti.
Ecco di cosa si tratta, nelle parole delle attiviste del sito Donne Pensanti.

Una mobilitazione in Rete per dire NO al programma tv e al degrado televisivo imperante: mail bombing alla redazione fino al 25 maggio 2010.
IO NON CI STO
Io non ci sto alla dittatura televisiva dell’avvenenza,
che mi fa esistere solo se bella o appetibile,

barattando il mio pensiero
in nome di una magra

visibilità.


Io non ci stoad essere solo corpo.
Da guardare,

da toccare,

da giudicare,

da mercificare.


Io non ci sto
poiché conosco cosa genera
l’offerta della mia carne

sugli sguardi inconsapevoli.

Io non ci sto
e pretendo rispetto

e che si dia spazio a tutte le mie

diversità.

La mia rivoluzione comincia con il rifiuto

dell’immaginario imposto

per mutare nel respiro di una nuova dignità.


(G.V.)

Parte dal blog Un altro genere di comunicazione, sbarca su Facebook e trova il sostegno di blogger e associazioni impegnate a contrastare gli stereotipi di genere.

Ecco la mail bombing: chiunque si sente sconcertato, colpito o offeso dal modo in cui la dignità femminile e maschile paiono svilite dai modelli proposti dal programma “La pupa e il secchione” può inviare la stessa mail alla redazione di Italia 1.
L’iniziativa è stata prorogata fino al 25 maggio 2010 per dare a tutti la possibilità di partecipare e perché è importante far sentire la nostra voce.

Oggi, grazie alla forza della Rete e del passaparola, possiamo essere ascoltati. Lo dimostra l’intervento della capo progetto del programma sul blog Un altro genere di comunicazione, seppure a nostro avviso non soddisfacente, lo dimostra l’invito – declinato – a partecipare a “Domenica 5”. I modelli proposti dal programma “La pupa e il secchione” paiono:
  • incitare uomini e donne a umiliarsi reciprocamente: l’aspetto fisico e l’intelligenza sembrano essere due opposti che non possono incontrarsi e in guerra per prevalere
  • proporre modelli di relazione basati sulla prevaricazione e superficialità
  • autodefinirsi reality, ovvero basati sulla realtà: la realtà è ben diversa e quella della televisione si sostituisce, così, nell’immaginario dello spettatore, a quella – diversissima – delle persone.
Io non ci sto.
Proponiamo PACIFICAMENTE e con gli strumenti del dialogo e dell’approfondimento modelli alternativi di maschile e femminile.
Se anche tu, come noi, non ci stai invia la tua mail a Italia 1 (qui trovi il testo da copiare e firmare e l’indirizzo a cui inviarla) e con un commento sottoscrivi questo comunicato.

Siamo SPETTATORI anche quando la televisione resta SPENTA. Non restiamo in silenzio, cambiamo i palinsesti.
Perché se la televisione è lo specchio dell’Italia, vorremmo poter usare di nuovo il telecomando.

Se sei un’associazione o un blog e vuoi essere tra sostenitori di questa iniziativa, comparendo fra i firmatari, scrivi a info.iononcisto@gmail.com.
Se sei un cittadino, firmati con un commento a questo post.

Puoi anche mostrare la tua partecipazione inserendo un banner.
Preleva il codice per incollare il banner (rosso) sul tuo sito:












Preleva il codice per incollare il banner artistico sul tuo sito (che è quello che si vede in testa al post) e diffondere l’iniziativa:




Contatti:
info.iononcisto@gmail.com

Promotrici:
Maria Grazia Verderame – Un altro genere di comunicazione
Francesca Sanzo – Donne Pensanti
Giorgia Vezzoli – Vita da streghe
Lorenza Garbolino – Una nuova Era

Associazioni e blog firmatari:
Lorella Zanardo – Il corpo delle donne
Loredana Lipperini – Lipperatura
Femminile Plurale – Femminile plurale
Maria Giusi Ricotti – Il calderone magico
Giovanna Cosenza – D I S . A M B . I G . U A N D O
Simona Regina – Radio Uno Rai del Friuli Venezia Giulia
Voce Donna – Associazione Socio-Culturale Voce Donne
Anna Speranza – Sito della prof.ssa Anna Speranza
Laura Albano – Un’Altra Donna
Francesca Palmas – La coniglia
Arnaldo Dovigo – Parliamone assieme
Stefania Prestopino – Tamai
Lucia Capparrucci – L’eco del silenzio

giovedì 13 maggio 2010

Protesta contro il nuovo canale La5

Leggo di un nuovo canale Mediaset dedicato alle donne, dal titolo veramente (poco) originale: La5, descritta così:
"Intrattenimento, reality dal mondo, telefilm, film, fiction, sit-com, soap opera, e molto altro ancora: La5 è lo stile di Canale 5 declinato al femminile.
[...]
Produzioni inedite, confezionate e realizzate ad hoc e pensate per il gusto femminile.
[...]
La5 trasmetterà inoltre la prima mitica edizione di Grande Fratello, il programma che 10 anni orsono ha aperto la strada a un nuovo genere televisivo, il reality show, diventando un vero e proprio fenomeno di costume."
Lo stile di Canale 5 declinato al femminile. Ecco, ora capisco perché fa così schifo e tutto quel trash che ci hanno messo dentro (ad esempio, c'era davvero bisogno di riproporre la prima serie del GF? E poi, non dovevano trasmettere "produzioni inedite"?!).
Non c'è traccia di temi come lavoro, politica, cultura; si parla solo di moda, spettacolo, cucina, problemi di cuore. Come se le donne sapessero pensare solo a drammi familiari, storie strappa-lacrime, tradimenti, pettegolezzi. Eppure le donne sono ben altro...

Vi riporto anche quanto scritto sul blog sboccacciato dell'89 e che io condivido in toto:
La 5, si chiama. Sforzo notevole, programmazione scopa: a tagliare i nastri, mercoledì sera, un’indispensabile, graffiante trasmissione firmata Antonio Ricci e condotta dalle veline. Nelle marchette sugli house-organ gli stralci di programma si sono sprecati: le due a boccheggiare coi frizzi redatti dal sommo ligure, l’una a irridere qualcuno a caso di ciò che reputano star system, l’altra a imitarlo sboccatamente. Nel qual caso, entra la bionda un po’ china, imbottita su seni e ventre mentre starnazza “Aah sono Valeria Marini“. Viva le donne.

Il palinsesto pare contenga inoltre, in ordine sparso, anche i seguenti titoli. L’uomo perfetto, Verissimo, Pomeriggio 5, Grande Fratello, La Pupa e il Secchione, Amici, Centovetrine e, ludibrio fra i più grandi, le repliche di Beautiful in prime time (notare la foto del promo: testimonial la compagna di PierSilvio. Incinta. Di un Silvio – così si chiamerà). No: a me sembra evidente che il sesso femminile, a Mediaset, lo immaginino succhiare avidamente il telecomando, su e giù, sognanti. Viva le donne.
Ok, lo so che ora siete in preda a tremendi conati di vomito.
E anche se mai vi sognereste di passare più di un minuto del vostro tempo davanti a questo insulto all'intelligenza delle donne, direi che vale comunque la pena far sentire la propria voce e far sapere agli ideatori di questo nuovo obbrobbrio digitale che noi non ci stiamo!

Scrivete tutt* qui e fate sentire forte il vostro dissenso, il vostro ribrezzo contro la banalizzazione del femminile!
A questa pagina, invece, l'evento creato appositamente su Facebook.

Ecco un suggerimento di Mary del blog Un altro genere di comunicazione, anche se niente vi impedisce di aggiungere un tocco personale:
"Gent. Mediaset,

disapproviamo la vostra iniziativa di voler targhettizzare il pubblico femminile raccogliendolo in un nuovo canale che in realtà nulla ha a che fare con l'universo femminile. La5 per quanto volete farla passare per novità non lo è per nulla, in quanto promuove i soliti stereotipi lesivi all'immagine femminile. Questi stereotipi fatti passare su un format al 'femminile' assumono connotati ancora più inquietanti e svilenti per la nostra immagine.
Ci chiediamo perchè faticate a rappresentarci come siamo in realtà, con i nostri volti e con la nostra identità. Ci chiediamo perchè nel vostro canale mancano temi fondamentali come il femminismo, la violenza sulle donne, il lavoro e le discriminazioni, la politica e la sessualità. Riteniamo che la tv dovrebbe educare alla realtà non solo allo spettacolo e l'apparire.

Cordialmente,
la vostra firma"

domenica 9 maggio 2010

Le parole che non ti ho detto



A chi non piacerebbe imbattersi in lettere d'amore così piene di sentimento e di devozione come quelle che Garrett Blake scrive alla sua amata Catherine? Pensieri ed emozioni infilati in bottiglie e poi affidati all'imprevedibilità delle correnti oceaniche; e proprio una di queste lettere viene casualmente ritrovata sulla battigia da Theresa, una mamma single in carriera di Boston, in vacanza sulla costa Atlantica. Colpita e commossa dalle parole strazianti di questo raro esemplare di sesso maschile che, in tempi così poveri di amore e di impegno durevoli, sembra sia capace di provare un amore vero ed eterno per una persona, Theresa decide di approfondire la storia del misterioso Garrett.
"Al giorno d'oggi la gente è così indaffarata che le storie d'amore sembrano in via d'estinzione. Questa lettera dimostra che sono ancora possibili."
(pg. 43)
La sua curiosità e la sua sete di amore, di fiducia e anche il suo semplice desiderio di stringere un'altra persona, la porteranno a conoscere Garrett e a vivere un'intesa storia con lui, resa difficile dalle migliaia di chilometri che dividono i loro mondi, ma soprattutto dall'incapacità di Garrett di staccarsi dal ricordo della moglie. Il finale mi ha spiazzato e lasciato un po' di amaro in bocca.
Nel complesso si tratta di una storia d'amore bella e romantica, che fa sicuramente sognare, ma secondo me troppo irreale per coinvolgere veramente.

Stelline: 3

Dettagli:
"Le parole che non ti ho detto"
di Nicholas Sparks
Editore: Sperling & Kupfer Editori
Anno: 1998
Pag. 335
Prezzo: 9,90€

sabato 8 maggio 2010

Il programma "La pupa e il secchione" è un insulto alle donne!


Vi riporto questa iniziativa che condivido in pieno e a cui ho scelto di aderire.

Il blog Comunicazione di genere (che ho il piacere di seguire da diversi mesi) ha lanciato un'iniziativa di mail bombing contro Mediaset affinché interrompa il reality show "La pupa e il secchione". Qui trovate l'evento creato appositamente su Facebook.
Non credo sia necessario spiegare i motivi dell'indignazione che molti e molte di noi provano quando si trovano di fronte a scene che ledono e offendono la dignità femminile, dove le donne sono utilizzate semplicemente come degli orpelli e come beni di consumo.

Ecco il testo dell'email, scritto dal gruppo di Donne pensanti, della giusta lunghezza per essere inserito nel form di Mediaset (che non permette di superare i 1500 caratteri) dove potete far sentire la vostra voce e il vostro disappunto.
Gentile redazione,

il programma “La pupa e il secchione” svilisce le persone: uomini e donne. Lo stereotipo della donna pupa e dell’uomo secchione (e che viene umiliato dalla donna in questione) è vergognoso e appiattisce la molteplicità delle persone.

È vergognoso perché incita uomini e donne a svilire il proprio pensiero in ragione di un’apparenza che sembra pagare maggiormente ed è vergognoso perché fa sembrare uomini e donne degli animali, raggiungendo il grado zero della relazione.

È questo l’esempio che la nostra televisione vuole dare? Non ci fate una bella figura come emittente e come azienda televisiva.

E se fino ad oggi in molti hanno subito in silenzio, ora siamo consapevoli che con il passaparola possiamo fare emergere anche un pensiero alternativo.

Riflettete sulle parole del Presidente Napolitano:

“Uno stile di comunicazione che offende le donne “nei media, nelle pubblicità, nel dibattito pubblico può offrire un contesto favorevole dove attecchiscono molestie sessuali, verbali e fisiche, se non veri e propri atti di violenza anche da parte di giovanissimi” (fonte Ansa).

In fede la vostra firma
L'iniziativa è lodevole e credo ampiamente condivisibile da molti e molte.
Probabilmente non si otterrà una chiusura del programma, ma almeno gli autori di questi programmi spazzatura si renderanno conto che gli italiani non sono tutti così passivi e pronti a farsi scivolare addosso qualsiasi cosa venga loro propinata.
Ritengo sia importante farsi sentire e far girare la voce per aprire gli occhi di tante altre persone e svegliarle dal loro torpore e menefreghismo, aiutandole a diventare donne pensanti e uomini pensanti.

mercoledì 5 maggio 2010

Le pagine della nostra vita

"Goditi le piccole cose, perchè un giorno potresti guardarti indietro e realizzare che quelle erano le cose grandi."
Robert Brault

Ho sentito spesso parlare di Nicholas Sparks, soprattutto come autore in grado di sfornare vendutissimi romanzi d'amore talmente zuccherosi da essere pericolosi per i diabetici, e probabilmente per questo motivo non ho mai ceduto alla tentazione di scoprire i motivi di tale successo.

Ma qualche giorno fa, al negozio della Feltrinelli dell'Orio Center, la mia curiosità ha ceduto di fronte a uno scaffale dorato in bella vista dedicato esclusivamente ai libri di questo scrittore. E Marco (♥), nella sua infinità bontà, me ne ha regalato uno: il super best-seller Le pagine della nostra vita che racconta la bellissima storia d'amore di Noah e Allie, sbocciata negli anni '30, e che, nonostante gli ostacoli della vita, continua più forte che mai anche nella vecchiaia.
Si tratta di due persone normali, capaci di godere delle piccole cose semplici, unite da un amore vero, intenso e profondo, vissuto nella natura incontaminata di un paesino sperduto nel North Carolina.
"Non sono nulla di speciale, su questo punto non ho dubbi, un uomo come tanti che la pensa come tanti e ha vissuto come tanti. Non mi hanno dedicato monumenti e il mio nome sarà presto dimenticato, ma ho amato qualcuno con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima, e lo considero un dono che mi ha colmato."
Per dirla tutta, avrei voluto che Sparks si soffermasse un po' di più sull'estate in cui nacque la storia di Noah e Allie e, magari, anche sulla loro vita insieme dopo una lontananza durata 14 anni. Per questo non posso dare cinque stelline al libro.
Comunque questo libro è riuscito a toccare le mie corde interne, lasciando dentro di me una piacevole sensazione di calore e luminosità. Alla fine, nonostante la mia scorza dura e la mia spavalderia, dentro sono un'inguaribile romantica che, con storie d'amore come queste, si scioglie come un cubetto di ghiaccio al sole.

Stelline: 4

Dettagli:
"Le pagine della nostra vita"
di Nicholas Sparks
Editore: Sperling & Kupfer Editori
Anno: 1996
Pag. 182
Prezzo: 9,90€

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