Here I am to update my blog.
I'm sorry for hiding so long, but I was preparing the exam of Cultural, legal and linguistic aspects of the European Union and I got a good result (26/30); currently I'm preparing another exam which is due next week.
Keep your fingers crossed for me because if everything goes well, there will be only 3 exams left until I graduate from my postgraduate degree!
But now here's my review of "Banana Yoshimoto's world" by Giorgio Amitrano.
The so-called Banana genshō, that is, the “Banana phenomenon", carried me away several years ago, after reading her first novel, Kitchen, which has begun one of my favourite books and has contributed to fire up an unbridled passion for everything which is made in Japan (a passion fomented by big doses of shōjo mangas, josei mangas and spokon mangas).So I couldn't pass up this chance to read this little book written by Giorgio Amitrano, an expert in Oriental culture, Japanese language and literature, and an Italian translator, who tries to let us in the complicated world of an author who is commonly know to become a very shy woman in front of a microphone.Who's behind those tragic stories where death, loneliness, separation, pain and anxiety are always present, but which are able to give readers hope?Who's behind that visual literary style which reminds me of shōjo mangas and which is influenced by literature, music, cinema and all the other visual arts?Who's behind those childish and magical characters, who are able to live only in the present time and following their personal scale of values, which clashes with the prevailing Japanese scale of values?
Scusate la latitanza, ma stavo preparando l'esame di Aspetti giuridici culturali e linguistici dell'Unione Europea che è andato bene fortunatamente (26) e attualmente ne sto preparando un altro per il 7 settembre.
Tenete le dita incrociate per me, così che io possa arrivare a fine settembre con soli tre esami alla fine di questa laurea specialistica!
Nel frattempo ecco un breve recensione a un libro che ho letto ad agosto: Il mondo di Banana Yoshimoto di Giorgio Amitrano.
Il Banana genshō, ovvero il “fenomeno Banana", mi ha travolto ormai da parecchi anni, dopo essermi imbattuta per caso nella sua prima fatica letteraria, Kitchen, che da subito è diventato uno dei miei libri preferiti e che ha fatto nascere in me una passione smodata per tutto ciò che è made in Japan (alimentata dalle abbuffate di shōjo manga, josei manga e spokon manga).Per cui non potevo lasciarmi sfuggire questo libricino scritto da Giorgio Amitrano, orientalista, traduttore italiano ed esperto di lingua e letteratura giapponese, che cerca di farci entrare nel complicato mondo di Banana, notoriamente poco incline a lasciarsi andare davanti a un microfono.Chi c’è dietro a quelle storie spesso tragiche, in cui non mancano mai la morte, la solitudine, la separazione, il dolore, l’inquietudine e che, tuttavia, sanno lasciare nel lettore una scia di speranza?Chi c’è dietro a quello stile così visivo da rendere evidente la forte influenza che lo shōjo manga ha esercitato sulla Yoshimoto e così intriso di contaminazioni provenienti dalla letteratura, dalla musica, dal cinema e da tutte le altre arti visive?Chi c’è dietro a quei personaggi dall’aria infantile e magica, in grado di vivere solo nel momento presente e secondo la propria personalissima scala di valori, in pieno contrasto con quella imperante nel sistema-Giappone?“Nei romanzi di Banana c’è sempre questa piccola catena di gesti pazienti, eseguiti da più persone, che nell’ombra ricuciono giorno per giorno ciò che altri giorno per giorno distruggono. Curare e guarire le ferite prodotte da altri, per molti personaggi di Banana, è l’unico modo possibile di esistere al mondo.”(G. Amitrano, Il mondo di Banana Yoshimoto, p. 96.)
Stelline: 4
Dettagli:
"Il mondo di Banana Yoshimoto"
di Giorgio Amitrano
Editore: Feltrinelli
Anno: 2007
Pag. 126
Prezzo: 7€
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