giovedì 24 novembre 2011

20 anni senza Freddie Mercury



Poche parole e spazio alla sua voce.
Solo un grande rammarico e tanta tristezza che mi attraversa quando ascolto la tua musica e che, nell'anniversario della tua morte, si fanno sempre più intensi. Oggi, poi, sono addirittura 20 anni che manchi da questa Terra.
Ora però basta con i piagnistei! Meglio ricordati nel tuo splendore, nella tua bellezza, nella tua immensità di regina che non teme confronti, nell'infinito carisma che sprigionavi sul palco.


We still love you!



lunedì 21 novembre 2011

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti - edizione 2011


Questa settimana si celebra la terza edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.
Nel video qualche consiglio per ridurre la propria scia di spazzatura di parecchi chili:
  • mettere al bando l'acquisto dell'acqua imbottigliata e preferire l'acqua del rubinetto da portarsi in giro in thermos o bottiglie di plastica di riciclo, riutilizzabili migliaia di volte
  • pensare attentamente prima di cliccare il tasto Print e, quando c'è l'esigenza di stampare dei documenti, ricordarsi di stampare in fronte e retro
  • portarsi in borsa una shopper di tela e farsi mettere gli acquisti nella propria sacca (e non nei sacchetti - solitamente plasticosi - dei negozi e dei supermercati)
  • bambini a bordo? Evitare i pannolini usa&getta (sempre di plastica) e considerare l'opzione dei pannolini lavabili: più economici, più ecologici e più salutari per il vostro bambino
  • comprare prodotti alimentari, per l'igiene personale e per la casa alla spina. Un'opzione è il Negozio Leggero di cui vi ho parlato nel post precedente; se conoscete attività simili segnalateli nei commenti
  • fare il compostaggio domestico per dare nuova vita agli scarti alimentari
Personalmente seguo tutte queste semplici pratiche già da tempo tranne l'uso dei pannolini lavabili per mancanza di materia prima, anche se dal 2008 evito di riempire le discariche di assorbenti grazie alla comodissima coppetta mestruale, ormai insostituibile per me. Invece mi sono appena messa al lavoro sul punto relativo ai prodotti alla spina, ma mi sento limitata visto che la spesa di casa dipende in minima parte da me.

Ovviamente si può fare molto di più per ridurre la propria impronta ecologica e per prevenire l'accumularsi di rifiuti.
A questo proposito vi consiglio qualche lettura online:
  1. Ridurre i troppi imballaggi e Ridurre i rifiuti da cibodue documenti redatti da Gianna Ferretti, autrice del blog Trashfood
  2. Plastica addio: i 7 modi per ridurre gli imballaggi al reparto frutta e verdura
  3. siete assidui bevitori di caffè in capsula? GreenKika vi insegna come trasformale in deliziose campanelle
  4. da leggere da cima a fondo il blog Chilo avrebbe mai pesato?: "abbiamo deciso che dal 1 gennaio 2010, per un anno, peseremo tutta la spazzatura che gettiamo tenendone traccia in questo blog, che sarà anche un’occasione per riflettere sul tema dei rifiuti, dei consumi e degli stili di vita. Sarà anche un modo per metterci alla prova, cercare di migliorare le nostre abitudini: in un anno prenderemo coscienza del peso dei nostri comportamenti e proveremo a ridurlo, per ridurre la nostra impronta sul pianeta."
  5. fantastico il cestino per rifiuti realizzato con vecchie mappe stradali o giornali di IoRicreo (ma state attenti a non riempirlo di troppi scarti, altrimenti che Settimana per la riduzione dei rifiuti sarebbe?!)
  6. qualche dritta su come utilizzare i versatili acido citrico e bicarbonato per le pulizie di casa al posto delle confezioni, dei fustini e delle scatole di detersivi
E per finire, un mio consiglio ispirato dal momento.
Il freddo diventa pungente e - se siete come me - non c'è periodo migliore per rimanere al calduccio di casa, stringendo in mano una tazza di tè o una tisana. Per ridurre i rifiuti anche in occasione di questa piccola coccola invernale, dite basta alle classiche bustine di tè preconfezionate! Preferite sempre i tè, le tisane e le miscele sfuse e recatevi in erboristeria dotati di sacchettino da riempire.

E voi, avete qualche buona pratica da condividere con me?

domenica 20 novembre 2011

Negozio Leggero: altolà agli sprechi

 Sapone di Aleppo del Negozio Leggero © Eleonora F.

Il Negozio Leggero è un franchising italiano con uno slogan chiaro e con un allitterazione che lo rende ancora più efficace: "La spesa alla spina".
Stamattina sono riuscita ad andare per la prima volta nel punto vendita di Orzinuovi (Brescia), lontano appena una ventina di chilometri da casa mia e solo 5 da casa mia nonna.

Negozio Leggero è davvero bello: sui toni dell'azzurro e dell'arancione, è arredato con scaffali e tavoli di legno dove tra i prodotti in esposizione si trovano delle sfiziose ricette da cui trarre ispirazione.
Una piccola perla in quel triste centro commerciale in cui si trova (l'Orceana Park per la precisione) e sconsideratamente ignorata da gran parte degli avventori del CC.
L'assenza di clienti, però, mi ha permesso di parlare in tutta tranquillità con una commessa simpatica, preparata sui prodotti e disponibile a rispondere a qualsiasi mia domanda.
Cos'ho scoperto?
  • c'è una vasta scelta di prodotti alimentari sfusi: vari formati di pasta (rigatoni, vermicelli, farfalle, stelline, ditalini rigati, reginelle, tortiglioni, fusilli, peperina, anellini ricci...), farine, riso (arborio, nero, integrale rosso, carnaroli...), kamut, legumi secchi (ceci, fagioli...), caramelle, tisane, thé, spezie, cereali per la colazione, decorazioni da pasticceria, vini...
  • anche per l'igiene personale non manca nulla: saponi al taglio e saponette già tagliate (al vino e cannella, al cioccolato, al muschio bianco, al cocco, burro di karité, al mandarino, all'aloe, alla vaniglia, al sandalo, alle mandorle, alla carota, all'arancia, alla menta, alla lavanda), sapone liquido, balsamo, shampoo, spazzolini, spazzole... e persino trucchi!
  • state tranquilli anche per quanto riguarda la pulizia della casa: pastiglie per la lavastoviglie, Marsiglia in polvere per il bucato, ammorbidente, sgrassatore, lava e incera; e poi soluzioni per i vetri e gli specchi, per i pavimenti, per la lana e i delicati, per i piatti, per il bucato e multiuso
  • il 30% dei prodotti sono biologici
  • la merce è tutta di provenienza italiana (ad esempio molta pasta è prodotta in provincia di Cremona) tranne il sapone di Aleppo (prodotto in Siria) e il kamut
  • gli INCI dei prodotti cosmetici sono approvati, a prova di Biodizionario: la saponetta allo zenzero e veniglia che ho acquistato ha ingredienti tutti verdi e solo due gialli. I detergenti liquidi sono fatti con estratti biologici senza parabeni, sles, EDTA, derivati animali e coloranti
  • potete trovare in negozio vasi di vetro per il riso e la pasta e contenitori di plastica per i detersivi da tenere a casa e riportare in negozio successivamente per riempirli nuovamente. Altrimenti se dovete prendere delle piccole porzioni potete farli mettere in sacchetti di carta 
  • ma non c'è alcun obbligo di comprarli! Se a casa avete già dei contenitori e dei sacchetti, portateli pure in negozio e fatevi mettere i vostri acquisti lì dentro
  • e non dovete nemmeno comprare quantità prestabilite!
  • è attivo il servizio di prenotazione via mail: basta scrivere all'indirizzo info@negozioleggero.it cosa vi serve, in che quantità e il negozio dove andrete a ritirarlo e i commessi vi prepareranno la spesa. Oppure potete passare dal negozio, lasciare i vostri contenitori da riempire e concordare il ritiro nei giorni successivi. 
I miei acquisti? 300 grammi di farfalline biologiche, due saponette, 1 sapone di Aleppo e due tipi di tisane (Fuoco di caminetto e Frutti rossi).

Sono davvero felice che esista un negozio del genere nelle mie vicinanze. E penso che qualunque persona attenta all'ambiente possa trovare nel Negozio Leggero una fantastica opportunità per vivere come vorrebbe: lontano dal bieco consumismo, facendo acquisti responsabili che gli permetteranno di non lasciarsi "dietro una scia di spazzatura, inquinamento e gas responsabili dell'effetto serra" (Un anno a impatto zero, pg. 73).
Spero che la gamma di prodotti disponibili venga ampliata sempre di più, magari introducendo anche frutta e verdura. Non trovate sia uno spreco assurdo dover mettere la frutta in quegli inservibili sacchettini di plastica, tipici dei supermercati?

Perché vi parlo proprio di Negozio Leggero dato che ci sono alcuni supermercati — come la Coop e l'Auchan — che propongono prodotti alla spina? Perché questi supermercati sono giganti (uno nemmeno italiano) che non hanno bisogno di ulteriore pubblicità.
Invece Negozio Leggero è una piccola realtà made in Italy nata "dall'esperienza dell’Ente di ricerca Ecologos e dal lavoro di Rinova s.c. per proporre al mercato un nuovo modo di fare la spesa: senza imballaggi, quindi più leggera" che merita di essere conosciuta.
I negozi in Piemonte sembrano funzionare alla grande, al punto che spesso vengono organizzati incontri e concorsi. A questo proposito vi segnalo il corso di "Cosmetica fai da te" al Negozio Leggero di Novara in programma giovedì 24 Novembre alle 19:30.
Il negozio di Orzinuovi, aperto da quasi un anno, ha invece bisogno di ingranare: forse la posizione periferica non aiuta, per questo voglio dare il mio piccolo contributo per farlo conoscere.

C'è bisogno di attività del genere per combattere contro il vorace sistema attuale non ecosostenibile.
"Dobbiamo scoprire processi di produzione, modi per generare energia e lavorare materiali che non danneggino in modo sostanziale il nostro pianeta" scrive Colin Beaven nel suo libro.
Ecco perché oggi ho voluto farvi scoprire Negozio Leggero.
Pensateci, anche nell'ottica della Settimana della riduzione dei rifiuti che si tiene dal 19 al 27 novembre.

domenica 6 novembre 2011

Decluttering... di libri!

Scatolone di libri in vendita o scambiabili © Eleonora F.

Questa storia del minimalismo, passata finalmente dall'astratta teoria alla pratica, mi sta coinvolgendo molto: non appena trovo qualche minuto libero mi dedico al riesame di una parte di camera, bagno, salotto o cucina. Addirittura ieri sera, dopo la serata in compagnia di Marco, ho avuto un "attacco minimalista" e sono rimasta in piedi fino alle 2 per riordinare e selezionare vestiti! 

In questa settimana ho fatto ulteriori passi avanti e, soprattutto, ho affrontato lo scoglio più difficile per me: i libri! Ho osservato i miei molteplici scaffali e, con le spalle al muro, ho dovuto arrendermi all'evidenza:  ho troppi libri, tutti accatastati l'uno sopra l'altro (in file verticali per ottimizzare lo spazio), spesso in doppia fila vietata.
Cos'ho scoperto?
  • libri che nemmeno ricordavo più di avere
  • libri arrivati come regalo ma non di mio interesse quali “Le tecniche di lettura rapida - Guida ai nuovi metodi di lettura” di Wolfgang Zielke e “Il mio abbecedario cinese” di Catherine Louis e calligrafie di Shi Bo (quest'ultimo è un regalo di una mia cara amica dei tempi dell'università che ha confuso la mia passione per il Giappone con la Cina)
  • libri comprati forzatamente dopo essermi fatta inc...astrare dai tirapiedi di Mondolibri (ne avevo già parlato in precedenza) come “Tre metri sopra il cielo” di Federico Moccia
  • libri comprati sotto qualche effetto stupefacente (non saprei spiegare altrimenti la loro presenza) come “L’autostima” di Willy Pasini
  • libri letti ma ormai inutilizzabili quali "Come si fa una tesi di laurea” di Umberto Eco e alcuni testi universitari. Uno per tutti è "Minna no Nihongo" (ovvero il giapponese per tutti), un eserciziario di giapponese utile durante i corsi della prof. Tanaka ma ormai destinato all'abbandono. Magari lo sfrutterò appieno nella mia prossima vita quando mi iscriverò a Lingue e letterature orientali. Al momento attuale, però, sarebbe più utile nelle mani di qualche nippofilo serio
  • libri letti ma che non mi sono piaciuti per niente come “Cronaca di una morte annunciata” di Gabriel Garcìa Màrquez
  • libri inspiegabilmente doppi quali “La cantatrice chauve” di Eugène Ionesco, “Miniguida al consumo critico e al boicottaggio” del Movimento Gocce di Giustizia e “Il balcone dell’indipendenza” di Marinella Correggia
In totale ho individuato oltre una trentina di libri di cui voglio sbarazzarmi. Ovviamente non andranno a finire nella spazzatura — tranne un paio di mini dizionari ritrovati in condizioni pietose e sporchi d'inchiostro (WTF?!) — ma verranno rimessi in circolo, alla ricerca di una seconda vita e di persone che sappiano apprezzarli.
Ho creato una lista su Google Docs (non ancora definitiva) che potete visualizzare qui oppure su Anobii nella sezione Trading (ad oggi, però, incompleta): vendo tutto a prezzo dimezzato, ma sono disponibile anche per degli scambi.
Preferirei inoltre la modalità di consegna a mano, tuttavia sono disposta a valutare anche l'ipotesi della spedizione via posta. Se siete interessati potete scrivermi anche qui.
Se non riuscirò a trovare nessun interessato, cercherò di piazzarli al Libraccio.

Altri libri, non presenti in lista, verranno donati al mercatino dei libri usati della mia parrocchia dove, per inciso, settimane fa feci una scorpacciata di libri (6 in totale) per nemmeno 20 euro di spesa!

Che ne dite? Come inizio non è niente male, vero?
Lo ammetto: all'inizio ho fatto un po' di fatica a scegliere i libri da cui separarmi; ma poi, liberando completamente la mente e pensando lucidamente alla loro effettiva utilità per me, l'operazione non è stata poi così traumatica :)
Ora sto addirittura rivedendo la libreria per scovare altro da inserire nella lista! Incredibile...

mercoledì 2 novembre 2011

Primi passi minimalisti

Ispirato al libro La Sfida delle 100 cose, ho cominciato a dedicarmi allo sviluppo di un atteggiamento minimalista. Come? Dandomi alle grandi pulizie e alla ricerca di acquisti inutili sparsi tra bagno e camera da letto.
Ovviamente ho trovato moltissima roba futile e, a volte, inutilizzabile.

Ho iniziato il grande repulisti dai bagni concentrandomi subito sulla montagna di campioncini delle più disparate tipologie, sparsi ovunque: fondotinta in crema, profumi, creme per il viso, pomate anti-cellulite, bagnodoccia, olii e tanti shampoo di hotel.
Ho buttato via tutti i campioncini vecchi, risalenti anche a più di 5 anni e quindi non più indicati all'uso. Ho fatto intraprendere la via della spazzatura anche ai fondotinta in crema innanzitutto perché io uso solo trucco minerale e, in secondo luogo, perché il colore non si addiceva per nulla al mio incarnato. Avrei rischiato il patetico effetto mascherone!
Ho tenuto solo i tester più recenti come quelli dei profumi, la crema per le gambe stanche, due campioncini di olio d'argan e alcuni shampoo; quest'ultimi sono stati mischiati con il Garnier all'henné e aceto di mora attualmente in uso in doccia. Già, questo prodotto non è molto ecologico ma devo ancora trovare un metodo per lavarmi i capelli in modo eco-friendly senza ottenere l'effetto stoppa in testa.

Poi ho scovato due fluidi liscianti per i capelli, comprati da una parrucchiera molto convincente anni fa ma mai usati :( Anche questi vecchissimi considerando il fatto che io vado una volta/due volte all'anno dalla parrucchiera. Sono finiti direttamente nella spazzatura.

Per fortuna ho trovato anche qualcosa di vecchiotto ma comunque riutilizzabile come la Ghassoul, un tipo di argilla neutra del Marocco utile per lavare e pulire i capelli e la pelle. Se non sapete come usarlo, guardate anche voi questo video di Carlita oppure leggete questo topic su Capelli di fata (in quest'ultimo caso dovete prendervi un po' di tempo per scorrere tutte le 79 pagine del thread).
Io ho provato a fare una maschera seguendo le indicazioni di Murex e ne sono rimasta estasiata! Come ho fatto a lasciarla lì inutilizzata per così tanto tempo... sono proprio una stupida! Mi ha lasciato la pelle del viso liscia e morbida come nessuna maschera preconfezionata è mai riuscita.
Ecco cosa vi serve:
  • 50 ml di ghassoul
  • 10 ml di miele
  • 10 ml di succo di limone
  • qualche goccia di latte (io non l'avevo e ho messo dell'acqua)
  • qualche goccia di olio di mandorle dolci
Mescolare gli ingredienti in modo da ottenere una pasta senza grumi, spalmare e lasciare agire finché la maschera non si secca, dopo di che sciacquare.

Il mio obiettivo non è di arrivare a possedere solo 100 cose, ma di non comprare niente nel settore cosmetico per moooolto tempo. Voglio usare e finire la maggior parte dei prodotti conservati e poi darmi completamente all'acquisto di cosmetici bio e allo spignattamento, ma con oculatezza.
In realtà vorrei applicare questo comportamento per qualsiasi area merceologica: abbigliamento, accessori, borse... E anche ai libri, ma qui il discorso si fa assai più difficile: ci vuole moltissima forza di volontà e parecchia determinazione.
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