Ragione e sentimento.
Vale a dire, le due sorelle Elinor e Marianne Dashwood (Margaret escludiamola subito perchè è ininfluente per lo svolgimento della storia).
Da una parte, la primogenita Elinor: ragazza semplice, chiara, composta e dotata di una eccezionale calma. Qualsiasi cosa possa accadere nella sua vita o in quella delle persone a lei care, niente sembra turbarla o agitarla. Pare che niente possa toccarla nel profondo e i suoi sentimenti difficilmente riescono a traboccare. Insondabile ed imperturbabile. Insomma, una specie di robot del '700/'800 (uff, perchè la Austen ha dato il mio nome proprio a un personaggio dotato di un self-control così estremo?!).
Dall'altra, Marianne: diciassettenne vivace, dal cuore ardente ed animata da una fervida immaginazione. Vive intensamente e pienamente sia le gioie che i dolori, proprio come la madre. E proprio per questo suo modo d'essere, così simile al mio, mi è decisamente più simpatica della sorella maggiore.
In qualunque caso, a nessuna delle due signorine Dashwood saranno risparmiate le pene e le sofferenze d'amore.
L'intelligente ed assennata Elinor vedrà farsi soffiare il suo amato Edward Ferrars da un'arrogante sgualdrina da quattro soldi di nome Lucy Steele. Chissà però che il futuro non le riservi qualche sorpresa e, magari, una piccola rivincita personale...
La bella e dolce Marianne soffrirà le pene dell'inferno a causa di Willoughby, un malscalzone spendaccione dalle mani bucate che sacrifica l'amore per un matrimonio conveniente dal punto di vista economico. E non dimentichiamoci che prima di incontrare la secondogenita delle Dashwood, questo "galantuomo" aveva ben pensato di sedurre, mettere incinta e poi abbandonare un'altra giovane ragazza. La sofferenza per l'amore perduto sarà tale per Marianne da portarla ad un passo dalla morte. Ma le sue sorti si risolleveranno e, in questo, un importante ruolo giocherà il Colonnello Brandon che sarà sempre accanto alla famiglia Dashwood con le sue mille premure.
A completare questo quadro, ci sono molti altri personaggi interessanti (in particolare quelli femminili a cui la Austen riesce sempre a dare più spessore rispetto a quelli maschili): oltre alla sopracitata Lucy Steele, abbiamo la pettegola impicciona signora Jennings; il fratellastro John Dashwood, un uomo senza spina dorsale e senza palle che si lascia soggiogare completamente da quell'arpia di sua moglie Fanny; e non dimentichiamo Lady Middleton, donna egoista ed altezzosa, le cui simpatie si basano su un solo criterio: chi sa apprezzare quelle pesti dei suoi figli verrà trattato con rispetto, mentre gli altri saranno guardati solo con immenso disprezzo.
Stelline:
Dettagli:
"Ragione e sentimento"
di Jane Austen
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 1995
Pag. 252
Prezzo: 5,00€
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