giovedì 28 gennaio 2010

Girl afraid

In questi giorni non scrivo molto perchè sono in clausura forzata pre-esami, ergo cerco di ottimizzare le giornate come meglio posso, evitando perdite di tempo (anche se, ovviamente, le fonti di distrazione sono innumerevoli e rendono molto ardua la concentrazione) e sono pochi gli avvenimenti degni di nota.

I due esami precedenti, ovvero psicologia del lavoro e delle organizzazioni e istituzioni di diritto pubblico, sono andati in porto, con molta soddisfazione: 28 per psicologia (dopo un'attesa interminabile! eravamo in 141 studenti all'appello con un solo professore ad interrogarci... si è così proceduto a una suddivisione degli studenti in diverse giornate e io sono stata esattamente l'ultima della prima tornata... ore e ore di snervante attesa, a sentire e risentire discorsi sui cambiamenti del mondo del lavoro attuale, sui ruoli di coach e coachee, sull'importanza di una relazione ottimale anche sul posto di lavoro, blablabla) e 25 per diritto (che, a essere sincera al 100%, un po' mi è rimasto sul gobbone perché so di aver studiato sodo ed aver risposto perfettamente alle domande dell'avvocato - non un professore dell'università, ma il socio dello studio dove lavora il nostro docente che era troppo lento per riuscire a interrogare tutti entro la sera -... per cui un po' di incazzatura per il voto c'è, ma cerco di non fossilizzarmi e di pensare che ora sono a meno 10 esami dalla fine).

Ora mi aspettano al varco gli ultimi 2 esami di questa sessione invernale: trattasi di comunicazione aziendale e di filosofia del linguaggio, da sostenere in una settimana.
Inutile dire che sono con l'acqua alle orecchie (giusto per essere fine), ansiosa, in preda al panico, negativa e mi sento impreparata. Come sempre del resto. Soprattutto sono preoccupata per il secondo dei 2, in particolare dopo aver letto alcune delle domande poste all'appello precedente. Cose del tipo "Ava come lava. Spiega, secondo il modello della comunicazione di Jakobson, quali sono le funzioni dominanti in questo messaggio" che mi lasciano piuttosto perplessa.
Comunque cerchiamo di pensare a una cosa alla volta: prima arriva comunicazione aziendale e ora sono dedita solo a quello, anche se sono stanca di sentir parlare dei fattori del marketing mix, del valore della marca, e compagnia bella!
Solo una cosa: io, speriamo che me la cavo!

Così posso dedicarmi completamente anima e corpo ai due libri non-universitari che mi hanno rapita in queste tristi giornate da reclusa e da cui faccio fatica a staccarmi: La compagnia dell'anello di Tolkien e Amabili resti di Alice Sebold.
Due perle!

Ora stacco e blocco quell'enorme luogo di tentazioni che è Internet e mi rifiondo su Brand Equity.
Che gioia... =_=

venerdì 8 gennaio 2010

L'ultima lacrima


Aggiornamento veloceveloce del blog, con un mini-commento all'ultimo libro che ho finito stanotte all'una! Nonostante la palpebra calante, non riuscivo a staccarmene e a posarlo sul comodino!
Si tratta di L'ultima lacrima di Stefano Benni, un assemblaggio di divertenti e dissacranti racconti che, nonostante risalgano al 1994, sono di sconcertante attualità.
C'è da chiedersi se Benni sia un tale genio da aver colto con un certo anticipo i grandi problemi che ammorbano oggi l'Italia (ad esempio, la divinità rappresentata dalla televisione, padrona delle vite di molti italiani, parassiti inermi - proprio come in copertina! - di fronte alle scemenze che ogni giorno il tubo catodico o, più probabilmente, l'ultimo medello ultra-piatto digitale ci propina; una classe politica marcia e un capo del governo arrogante che pensa di poter diventare padrone di tutto e di tutti solamente sventolando mazzi di bigliettoni...) oppure se la nostra società non sia evoluta di un passo da allora e stia annaspando da anni nell'oceano dei suoi numerosi guai, senza scorgere una via d'uscita.
Il tutto è descritto, come sempre, attraverso una mirabile prosa e con uno stile e una padronanza di lessico veramente invidiabili.

Un graditissimo regalo per il mio compleanno. Un libro che desideravo da tempo, scritto da uno dei miei autori preferiti, il mitico Stefano Benni. Grazie a Orma! :)

Stelline: 5

Dettagli:
"L'ultima lacrima"
di Stefano Benni
Editore: Feltrinelli
Anno: 1994
Pag. 176
Prezzo: 6,50€

mercoledì 6 gennaio 2010

Piccoli crimini coniugali

Gli esami si avvicinano e io sono immersa nella lattura dei testi per l'università, tra cui quello che commento oggi, previsto nel programma di psicologia che sosterrò l'11 gennaio (anche se, finora, mi sfugge il senso di un testo del genere insieme a un altro sull'educazione e la globalizzazione e un altro ancora sul coaching). Non so cosa aspettarmi da questo esame ormai alle porte, non solo perché ho delle grandi incertezze sui contenuti, ma anche perché, leggendo qua e là sul forum universitario, ho scoperto che il prof è un vero pazzo. =_='
Cerco di non pensarci, di mantenere un pensiero positivo e di metterci tutto il mio impegno.

Intanto ho inviato proprio 5 minuti fa il mio elaborato sul tema del giusto proceso per l'esame di diritto, quello in cui a dicembre ho preso 24. Se il prof lo valuta bene, allora l'esame orale del 14 gennaio si dovrebbe tenere solo sull'elaborato e sugli altri temi del seminario. Spero si attenga solo a questo perchè, sinceramente, non ho molta voglia di riprendere in mano il super malloppo di schemi e riassunti fatti per questa materia.

Ma ecco il mio commento a Piccoli crimini coniugali di Éric-Emmanuel Schmitt.


Lisa e Gilles sono sposati da 15 anni, quando un incidente domestico porta l'uomo ad una totale amnesia. Da un giorno all'altro, Gilles non sa più chi è. Ha perso la memoria di sé ma, inspiegabilmente, ricorda altre cose come l'alfabeto greco, tutte le declinazioni latine, le coniugazioni russe, le tabelline...
La moglie cerca di aiutarlo nel difficile e lento percorso di recupero della memoria perduta, riportandolo a casa dove si spera che qualcosa riesca a riportare alla sua mente i ricordi del passato.
Purtroppo sembra che nemmeno questo tentativo riesca ad aiutarlo: niente gli è più familiare, niente ha più senso, manca qualsiasi collegamento. Tutto è solido tranne lui.

Ma si insinua un dubbio: e se la perdita di memoria non fosse altro che una finta? Se la mente di Gilles si sia bloccata volontariamente, per non ricordare, per non sapere, per proteggersi con l'ignoranza?

Presto si scopre che l'incidente non ha causato veramente la perdita di memoria in Gilles e l'accaduto diventa un ottimo pretesto per affrontare i problemi che logorano la loro coppia, insieme da così tanti anni, e per indagare la complessità della vita di coppia.
Con un ritmo altelenante che va dalla dolcezza di un abbraccio alla minaccia della violenza fisica e verbale, Lisa e Gilles riescono a superare la barriera delle parole inespresse e delle paure inconfessate per il timore di uno stravolgimento nella placida e rassicurante stabilità della loro vita, sputandosi in faccia tutto quanto è rimasto celato e soffocato nei loro cuori a lungo.
Con lo scorrere delle pagine, la storia di Gilles e Lisa viene ad assomigliare sempre di più a quella descritta dall'uomo in uno dei suoi romanzi gialli, dove la vita coniugale è paragonata a un'associazione di killer che si accaniscono sugli altri prima di infierire su loro stessi, a un lungo cammino verso la morte che lascia la strada costellata di cadaveri.
Infatti, la storia dei due protagonisti sembra ormai aver raggiunto un punto in cui tutto è diventato vuoto, ma senza che nessuno dei due se ne sia reso veramente conto. L'amore tra i due è ancora presente, ma la pigrizia e la routine lo hanno raffreddato e ne hanno preso il posto, trasformandoli in due estranei.

Tuttavia, proprio quando tutto sembra ormai perduto, Gilles e Lisa si risvegliano dal loro torpore, proprio grazie alla destabilizzazione creatasi con l'incidente, ritrovandosi con rinnovato sentimento e vigore.

Si tratta di una pièce teatrale veramente bella, breve ma altamente incisiva, che lascia il segno e che, come molti hanno avuto modo di sottolineare, porta il lettore a riflettere e ad interrogarsi sulle diverse facce del sentimento più complesso, più bello e più doloroso al mondo: l'amore.

Stelline: 5

Dettagli:
"Piccoli crimini coniugali"
di Éric-Emmanuel Schmitt
Editore: E/O
Anno: 2006
Pag. 150
Prezzo: 7,50€

sabato 2 gennaio 2010

La mia bibbia del make-up

Come ho scritto un paio di post fa, tra i propositi del nuovo anno ho messo anche la lettura di 60 libri in 365 giorni, alzando la quantità di testi che mi prefissavo di leggere negli anni scorsi di 10 libri.

Ecco il primo libro del 2010, terminato stanotte e che, d'ora in avanti, rappresenterà la mia personale bibbia del make-up!
Sto parlando di Clio make-up.


Anch'io sono una fedelissima fan di Clio Zammatteo, questa bellissima e dolcissima ragazza bellunese residente a NYC che vedete in copertina (se siete tra i pochi che ancora non sanno chi sia!), diventata famosa attraverso il suo canale su Youtube "Clio Make Up" e i suoi fantastici e colorati video tutorials.
Quando ho appreso la notizia che Clio avrebbe pubblicato un proprio libro, ho iniziato a contare i giorni che mancavano alla sua pubblicazione. Speravo che qualcuno me lo regalasse per Natale, ma purtroppo nessuno ha avuto questa brillante idea e allora ho deciso di auto-regalarmelo :)
Ed è stato veramente un ottimo acquisto!
Nelle 253 pagine del libro sono raccolti tutti i consigli fondamentali per truccarsi e le informazioni necessarie per districarsi nell'enorme offerta di cosmetici presente sul mercato: dalle varie tipologie di pennelli ai vari fondotinta, blush, terre e ciprie (finalmente ho capito bene quali sono le differenze tra questi diversi prodotti per il viso!!!), passando per i rossetti, gli ombretti, il mascara e l'eyeliner, finendo con qualche semplice tutorial illustrato.

Insomma questo libro rappresenta un ottimo ABC per chi, come me, non ha molta pratica con l'arte del trucco e vuole imparare le tecniche per creare una buona base.
Vi basti pensare che per anni il massimo che mi sono concessa in fatto di trucco è stato un po' di mascara nero sulle ciglia e la matita nera sulla rima inferiore, mai su quella superiore perché c'era l'alto rischio di avere un occhio incasinato come un quadro di Picasso! Questo vi fa capire il livello di imbranataggine che rasentavo prima dell'incontro con Clio!
Grazie ai video di Clio prima e al suo libro poi, ho imparato a prendermi più cura della pelle del mio viso e a truccarla in modo naturale, senza correre il rischio di dare l'impressione di indossare una maschera di cera! E una volta acquisite la pratica e la destrezza nella creazione di una buona base, ci si può sbizzarrire con i mille colori per gli occhi, per le labbra e le guance.

Stelline: 5

Dettagli:
"Clio make up"
di Clio Zammatteo
Editore: Rizzoli
Anno: 2009
Pag. 253
Prezzo: 17,50€

venerdì 1 gennaio 2010

365 photo project


Per celebrare l'arrivo del nuovo anno e l'entrata in un nuovo decennio, ho messo tra i miei propositi del 2010 la creazione di un progetto fotografico che si sviluppa in 365 giorni: il 365 photo project, appunto.
Quindi a partire da oggi, 1° gennaio 2010, inizio a scattare una foto (e più) al giorno.
Potete seguire lo svolgersi di questo progetto su Flickr.

Spero che il fatto di fare almeno una foto al giorno possa aiutarmi sotto vari aspetti: innanzittutto spero di riuscire a sviluppare una delle principali capacità che qualsiasi fotografo vorrebbe possedere, ovvero la capacità di osservare.
In secondo luogo, pensi che questo progetto possa rappresentare un modo originale per ricordare un anno e possa aiutarmi a ricordare e a capire cos'è veramente importante nella mia vita.

Ecco quindi lo scatto del primo giorno che mostra una delle cose più importanti della mia vita (anche se il termine cosa non è molto appropriato): il ragazzo della foto, M., e la mia relazione con lui.


Un pensiero per M.:
"Questi sono i miei desideri per te: conforto nei giorni difficili, sorrisi quando la tristezza si intromette, arcobaleni che seguano alle nuvole, una risata che baci le tue labbra, tramonti che riscaldino il tuo cuore, abbracci quando lo spirito si deprime, bellezza da ammirare per i tuoi occhi, amicizie che illuminino il tuo essere, fede così che tu possa credere, fiducia quando il dubbio ti assale, coraggio per conoscere te stesso, pazienza per accettare la verità, e amore per completare la tua vita."

BUON ANNO A TUTTI!
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