Oggi inizia il mese di giugno e, quindi, per me, ci si inoltra sempre di più nel torrido periodo degli esami universitari.
Martedì scorso ho sostenuto l'esame di comunicazione aziendale ed è andato benissimo: 30&lode!!!
Nel frattempo sto aspettando (ancora!) l'esito di sociologia dell'organizzazione, sostenuto il 22 aprile scorso. Ebbene si! Quasi un mese e mezzo fa e ancora nessuna notizia dal prof. Potete solo immaginare l'ansia, il nervosimo e la rabbia che ho addosso riguardo a questa questione, ma è meglio che mi trattenga almeno qui.
Ora sto preparando due esami che dovrei (il condizionale è sempre d'obbligo) sostenere a fine mese, entrambi il 30 giugno. Trattasi di musica per la comunicazione visiva e diritto per la comunicazione pubblica. Incrociate le dita per me affinché io riesca nell'impresa di prepararmi adeguatamente a tutte e due gli esami e, possibilmente, non fare una figura barbina davanti ai professori! Dato che ho una certa media accademica mi piacerebbe mantenerla visto che sono agli sgoccioli di questa specialistica :)
Nel frattempo ho terminato due libri:
Restando in tema di corpo delle donne, vi sarete accorti che negli ultima tempi scrivo molto su questo tema, diffondendo anche iniziative di protesta contro quelle aziende che in televisione, (ma anche attraverso altri mass media, come le affisioni) strumentalizzano la figura femminile per vendere qualsiasi prodotto, servizio o per alzare l'audience di un programma.
Mi sono resa conto - grazie soprattutto a Lorella Zanardo, al suo documentario, al suo blog e al suo libro - che il fatto di non guardare la televisione (perché ciò che viene trasmesso mi schifa e perché consapevole del degrado della programmazione televisiva nazionale) non deve portarmi all'errata scleta di disinteressarmene completamente.
Voglio collaborare nel mio piccolo a creare "nuovi occhi per la tv" perché ci sono molte persone che non si rendono conto dei modelli errati (soprattutto riguardanti la donna) creati dalla TV e della pochezza e della banalità della maggior parte dei programmi.
Non voglio più lasciar scorrere: voglio essere attiva, darmi da fare, protestare, combattere, far sentire la mia voce di donna stanca dello sguardo voyeuristico, invasivo e volgare di questa televisione, indignata di fronte alla rappresentazione della donna come prodotto, come decorazione ornamentale, come bambolina tanto bella quanto muta.
Citando Lorella Zanardo:
E oggi vorrei riportarvi un'iniziativa che è andata a buon fine, ovvero quella contro Ristora, che ha realizzato un messaggio promozionale andata in onda durante il programma Ciao Darwin, che vede protagonista Paolo Bonolis e la cameriera Addolorata.
Insieme a tante altre persone ho scritto all'azienda in questione per protestare contro questo spot che presenta una donna, ancora una volta vestita con abiti succinti con il palese obiettivo di far cadere l'occhio proprio sul suo decoltè (c'è da chiedersi perché questa scelta assurda visto che ciò che viene pubblicizzato non è un capo di biancheria intima, bensì un tè! Ce n'era veramente bisogno?), che ricopre il ruolo di una serva muta e asservita all'uomo/padrone parlante.
Insomma, l'ennesima pubblicità che va ad aggiungersi alla sconfortante serie di spot e immagini televisive che mostrano un'immagine svilente e denigrativa della donna.
Ho invitato l'azienda a riflettere sui motivi di questa protesta e del relativo boicottaggio, dovuti soprattutto alla stanchezza, sempre più diffusa tra la gente, di fronte a certe immagini proposte dalla tv odierna, che mirano alla mera strumentalizzazione della figura femminile.
Un'immagine che è stata ben descritta da Pasolini anni fa, ma che purtroppo risulta ancora oggi di terribile attualità:
E aggiunge:
Martedì scorso ho sostenuto l'esame di comunicazione aziendale ed è andato benissimo: 30&lode!!!
Nel frattempo sto aspettando (ancora!) l'esito di sociologia dell'organizzazione, sostenuto il 22 aprile scorso. Ebbene si! Quasi un mese e mezzo fa e ancora nessuna notizia dal prof. Potete solo immaginare l'ansia, il nervosimo e la rabbia che ho addosso riguardo a questa questione, ma è meglio che mi trattenga almeno qui.
Ora sto preparando due esami che dovrei (il condizionale è sempre d'obbligo) sostenere a fine mese, entrambi il 30 giugno. Trattasi di musica per la comunicazione visiva e diritto per la comunicazione pubblica. Incrociate le dita per me affinché io riesca nell'impresa di prepararmi adeguatamente a tutte e due gli esami e, possibilmente, non fare una figura barbina davanti ai professori! Dato che ho una certa media accademica mi piacerebbe mantenerla visto che sono agli sgoccioli di questa specialistica :)
Nel frattempo ho terminato due libri:
- I passi dell'amore di Nicholas Sparks: sto leggendo diversi libri di questo autore perchè ho deciso di fare tutta la sua bibliografia, anche se quest'ultimo libro non mi è piaciuto granchè! Per fortuna l'avevo preso in prestito in biblioteca! Dicono che il film è decisamente migliore del libro... Speriamo! Vi saprò dire...
- Il corpo delle donne di Lorella Zanardo: discorso assai diverso rispetto a quello precedente. Infatti questo saggio è semplicemente stupendo ed è entrato direttamente nella mia personale top 10 dei migliori libri mai letti in vita mia. Voglio scrivere un post a riguardo anche se sarà difficile perché è un testo così denso e pieno di spunti che sarà una vera impresa rendere la sua bellezza, la sua complessità, la sua forza, la sua capacità di fa riflettere, di consapevolizzarsi e di ispirare. Nel frattempo vi consiglio di comprarlo.
Restando in tema di corpo delle donne, vi sarete accorti che negli ultima tempi scrivo molto su questo tema, diffondendo anche iniziative di protesta contro quelle aziende che in televisione, (ma anche attraverso altri mass media, come le affisioni) strumentalizzano la figura femminile per vendere qualsiasi prodotto, servizio o per alzare l'audience di un programma.
Mi sono resa conto - grazie soprattutto a Lorella Zanardo, al suo documentario, al suo blog e al suo libro - che il fatto di non guardare la televisione (perché ciò che viene trasmesso mi schifa e perché consapevole del degrado della programmazione televisiva nazionale) non deve portarmi all'errata scleta di disinteressarmene completamente.
Voglio collaborare nel mio piccolo a creare "nuovi occhi per la tv" perché ci sono molte persone che non si rendono conto dei modelli errati (soprattutto riguardanti la donna) creati dalla TV e della pochezza e della banalità della maggior parte dei programmi.
Non voglio più lasciar scorrere: voglio essere attiva, darmi da fare, protestare, combattere, far sentire la mia voce di donna stanca dello sguardo voyeuristico, invasivo e volgare di questa televisione, indignata di fronte alla rappresentazione della donna come prodotto, come decorazione ornamentale, come bambolina tanto bella quanto muta.
Citando Lorella Zanardo:
"Serve passare dalla teoria alla pratica. Serve un atteggiamento attivo e non passivo. Serve far rispettare le regole che già esistono. Serve non accettare sempre e comunque il pensiero dominante."
(pg. 47)
E oggi vorrei riportarvi un'iniziativa che è andata a buon fine, ovvero quella contro Ristora, che ha realizzato un messaggio promozionale andata in onda durante il programma Ciao Darwin, che vede protagonista Paolo Bonolis e la cameriera Addolorata.
Insieme a tante altre persone ho scritto all'azienda in questione per protestare contro questo spot che presenta una donna, ancora una volta vestita con abiti succinti con il palese obiettivo di far cadere l'occhio proprio sul suo decoltè (c'è da chiedersi perché questa scelta assurda visto che ciò che viene pubblicizzato non è un capo di biancheria intima, bensì un tè! Ce n'era veramente bisogno?), che ricopre il ruolo di una serva muta e asservita all'uomo/padrone parlante.
Insomma, l'ennesima pubblicità che va ad aggiungersi alla sconfortante serie di spot e immagini televisive che mostrano un'immagine svilente e denigrativa della donna.
Ho invitato l'azienda a riflettere sui motivi di questa protesta e del relativo boicottaggio, dovuti soprattutto alla stanchezza, sempre più diffusa tra la gente, di fronte a certe immagini proposte dalla tv odierna, che mirano alla mera strumentalizzazione della figura femminile.
Un'immagine che è stata ben descritta da Pasolini anni fa, ma che purtroppo risulta ancora oggi di terribile attualità:
"...qui la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d'importanza minima. Come per esempio informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso, cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti."Ieri la bella notizia data dalla Sede Nazionale dell'UDI che ha ricevuto un'email da Giuseppe Bisi della Prontofoods s.p.a., ditta produttrice del tè Ristora, il quale si è scusato per la loro telepromozione e che afferma che non era loro intenzione offendere le donne.
E aggiunge:
"Siamo sinceramente dispiaciuti di quanto accaduto, vi assicuriamo che questa telepromozione non andrà più in onda e che in futuro saremo più attenti."
Una risposta significativa che lascia ben sperare per il futuro!
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