lunedì 23 novembre 2009

Mal di zucchero


William Dufty è stato uno scrittore americano ed esperto di alimentazione naturale.


Negli anni '60, l'incontro con l'attrice Gloria Swanson - che poi diventerà sua moglie - gli permette di conoscere il mondo della macrobiotica e di scoprire la nocività dello zucchero.
Proprio su quest'ultimo argomento, nel 1975 Dufty ha scritto Sugar Blues, un libro veramente sconvolgente sulla dipendenza da zucchero.
Il saggio incrocia l'autobiografia di Dufty con la storia dello zucchero - dalla sua coltivazione nell'antichità alla sua massiccia produzione odierna da parte del settore dell'industria che mira a rendere e mantenere gli americani assuefatti allo zucchero (ma suppongo che lo stesso discorso possa essere fatto anche per l'Europa) - e le motivazioni scientifiche che comprovano il fatto che questo alimento sia uno dei mali più gravi della civiltà industriale moderna.


Lo zucchero bianco o saccarosio è un dolcificante economico, ma totalmente privo di sostanze nutritive, eliminate durante il processo della raffinazione.
"Nella raffinazione della canna da zucchero o della barbabietola tutte le vitamine, compresa la C, vengono eliminate. Invece lo zucchero naturale presente nella verdura e nella frutta fresche fornisce al corpo, tra le altre cose, la vitamina C".
(pg. 83)
Lo zucchero bianco ha un alto indice glicemico; è determinante nella formazione della carie; per essere metabolizzato, ruba le vitamine del gruppo B dal nostro corpo. Quando lo assumiamo, ingeriamo solo calorie vuote.
"Lo zucchero raffinato è letale per gli esseri umani in quanto fornisce quelle che i dietologi chiamano calorie vuote o nude. Per di più, esso è peggio di niente, perché porta via al corpo vitamine ed elementi minerali preziosi e la sua digestione, detossificazione ed eliminazione impongono una grave richiesta all'intero organismo. [...] Lo zucchero consumato ogni giorno causa una condizione continua di iperacidità e occorrono sempre più minerali, da riserve sempre più profonde nel corpo nel tentativo di correggere lo squilibrio. Infine, per proteggere il sangue, viene tolto così tanto calcio dalle ossa e dai denti che comincia un decadimento e un indebolimento generale.".
(pg. 162)
Di conseguenza, la sua eliminazione dalla nostra dieta rappresenta un passo positivo sia per il benessere fisico che per quello mentale.
Sul mercato esistono diverse alternative migliori dal punto di vista nutritivo e qualitativo (ad esempio: la stevia e il malto).


Il problema, però, è più vasto perché non è sufficiente smettere di zuccherare il caffè del mattino o il thé delle 5 di pomeriggio.
Bisogna fare attenzione anche a tutti gli alimentari da supermercato che molto (troppo) spesso nascondono, insidiosi, il malefico zucchero tra i loro ingredienti. Inoltre "i diversi nomi dati allo zucchero raffinato complicano ancora di più la questione" (il destrosio è uno di questi).
Ergo, bisognerebbe prendere l'abitudine di leggere attentamente gli ingredienti dei prodotti che intendiamo acquistare, ricordando che questi sono elencati sulle etichette in ordine decrescente il base al loro peso.


Questo discorso deve essere ampliato per inglobare tutti gli alimenti di cui ci cibiamo: adottare una dieta più semplice, eliminando tutti i prodotti raffinati, permetterebbe a chiunque di vivere meglio e di essere più in salute, prevenendo l'insorgere di fastidiose patologie e malattie.


Consigliato!

Dettagli:
"Sugar Blues - Il mal di zucchero - Edizione aggiornata e ampliata"
di William Dufty
Editore: Macro Edizioni
Anno: 2005
Pag. 328
Prezzo: 13,50€

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