giovedì 6 novembre 2008

Rassegna della Micro Editoria

Segnalo questa manifestazione, a cui andrò sabato:

Rassegna della Micro Editoria
VI edizione
7, 8 e 9 novembre 2008
Villa Mazzotti - Chiari (BS)

Rassegna annuale promossa al fine di valorizzare la produzione della piccola editoria italiana
[Sito dell'evento]

L'associazione culturale "L'Impronta" e il Comune di Chiari, con il patrocinio della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia, hanno voluto promuovere questa rassegna per valorizzare la produzione della piccola editoria italiana e perche' il pubblico abbia l'opportunita' di conoscere questa realta' attraverso i volti dei suoi protagonisti.
Si tratta di un’esposizione dei libri dei microeditori italiani (quindi non troverete le grandi e famose case editrici, come Mondadori, Einaudi, Feltrinelli, Bompiani, ecc., ma quelle misconosciute), ma anche una tre giorni di presentazioni, interviste,readings e iniziative culturali.

martedì 28 ottobre 2008

Only love is real


Ho acquistato questo libro di Brian Weiss dietro consiglio della mia cara amica Paola che mi aveva parlato molto di questo psichiatra, esperto di reincarnazione ed ipnosi regressiva. Tutti argomenti nuovi per me e capaci di esercitare su di me un'alta attrattiva.
E sicuramente l'impressione è positiva!

Mi è piaciuto leggere la teoria sul senso della vita secondo Weiss, dato che io sto ancora cercandone una (la proposta cattolica con cui sono stata allevata poco mi convince).
Weiss afferma che la terapia regressiva possa aiutare a lenire i disturbi fisici, psicosomatici ed emotivi. Sfruttando questo metodo, il paziente entra in uno stato di trance che gli permette di compiere un salto nel passato e di ricordare con accurata precisione i momenti significativi della sua infanzia, della vita intrauterina e persino di vite passate, lontane anche millenni. Questi ricordi sarebbero di grande aiuto per curare i disturbi di cui si soffre nella vita presente. "Costituiscono prove dell'attendibilità della rievocazione la specificità e accuratezza dei dettagli ricordati, la profondità dell'emozione manifestata, la risoluzione dei sintomi clinici, la capacità che queste memorie hanno di trasformare la vita." (pg. 48).
Alcuni pazienti, poi, diventano persino portatori dei messaggi dei grandi Maestri: messaggi molto belli, riguardanti la vita e la morte, le dimensioni dello spirito e lo scopo della nostra vita sulla terra.
La storia di Elizabeth e Pedro, poi, ha dell'incredibile e sono rimasta a bocca aperta leggendo i resoconti dettagli delle loro vite passate.
Certo, la speranza è che l'autore non sia uno sporco imbroglione che, facendo leva su questi temi new-age, cerchi di spillare solamente dei soldi. Per ora, gli dò la mia totale fiducia!

Dettagli
"Molte vite, un solo amore"
di Brian Weiss
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1996
Pag. 211
Prezzo: 8,40€

lunedì 27 ottobre 2008

Avere o essere?

Ho finito il secondo libro della sfida degli innamorati, "Avere o essere?" di Erich Fromm.

Testo del 1976, ma ancora di sconcertante attualità.
Fromm propone una serie di riflessioni importanti sulla società, l'economia, l'uomo e l'ambiente e spinge, ovviamente, ad adottare uno stile di vita imperniato sulla modalità dell'essere per cambaire il nero destino del mondo. Se tutti cambiassero il loro atteggiamento verso la vita dall'avere all'essere, allora questo pianeta potrebbe essere salvato.
Ma, nella realtà, quanto è possibile questa trasformazione? Gli uomini sono veramente disposti a cambiare le loro abitudini ed a sovvertire il sistema sociale? Anche se in ballo c'è la salvezza della Terra e la sopravvivenza della specia umana, la risposta non è così automatica. Ancora oggi, la maggioranza della gente se ne frega altamente dei rischi che corriamo pur di continuare a vivere nel guscio protetto in cui sono rinchiusi da tempo, conducendo esistenze votate al mero consumismo. Esistenze vuote, insignificanti e per nulla appaganti inserite in una società imperniata sulle cose anzichè sulle persone.
Inoltre, nulla sembra possibile contro lo strapotere delle grandi aziende, il menefreghismo delle masse, l'inadeguatezza dei leader politici di quasi tutte le nazioni, la crisi climatica forse irreversibile.

Quello che probabilmente manca al testo - e che mi ha spinto a dargli 3 stelline anzichè 4 - è la mancanza di proposte effettivamente realizzabili per mettere in pratica la modalità dell'essere.

Tra i vari passi veramente interessanti, riporto quello relativo alla manipolazione delle menti messa in atto dalla pubblicità:
"Tutti i metodi di lavaggio del cervello usati dalla propaganda politica e dalla pubblicità industriale devono essere messi al bando.
I metodi in questione sono pericolosi, non solo perché ci inducono ad acquistare cose di cui non abbiamo bisogno e che non desideriamo, ma anche perché ci persuadano a scegliere rappresentanti politici di cui non avremmo bisogno e che non desidereremmo se fossimo nel pieno possesso delle nostre facoltà mentali. In realtà, non siamo affatto padroni delle nostre menti, perchè la propaganda da cui siamo bombardati fa ricorso a metodi ipnotici. E, per combattere questo pericolo via via crescente, dobbiamo impedire l'uso di tutte le forme ipnotizzanti di propaganda, sia per quanto riguarda le merci, sia per quanto riguarda i personaggi politici.
I metodi ipnotici cui si fa ricorso nella propaganda commerciale e politica costituiscono un grave pericolo per l'equilibrio mentale, in particolare per il pensiero chiaro e critico e per l'indipendenza emozionale. [...] i metodi di lavaggio del cervello in uso nella nostra società vanno dai suggerimenti subliminali a espedienti semipnotici come la continua ripetizione o la distrazione del pensiero razionale mediante l'appello sessuale. Il bombardamento operato con metodi puramente suggestivi in campo pubblicitario, soprattutto per quanto riguarda gli spot televisivi e simili, è idiotizzante; è un attacco contro la ragione e il senso della realtà, che eprseguita l'individuo ovunque e in ogni momento [...]. L'effetto particolare di questi metodi suggestivi è di creare un'atmosfera di intontimento, in cui è svegli solo a mezzo, si crede e non si crede, si perde il senso della realtà.
Mettere fine all'inquinamento costituito dalla suggestione di massa avrà, sui consumatori, un effetto sconvolgente non molto dissimile dalla sintomatologia dei drogati nella fase di disintossicazione.
" (pg.204-205).

Stelline:

Dettagli
:
"Avere o essere?"
di Erich Fromm
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1976
Prezzo: 8,40€

domenica 26 ottobre 2008

Tour of the Universe 2009: Depeche Mode in concerto in Italia

I Depeche Mode ritornano in Italia con il loro nuovo tour: martedì 16 giugno 2009 saranno allo Stadio Olimpico di Roma e giovedì 18 Giugno 2009 saranno allo Stadio San Siro di Milano.
E io sono riuscita a procurarmi il biglietto per andare a vederli alla tappa milanese!!! ^^
Assisterò al mega concerto sul prato (ovviamente ^^), per cui si prevedono lotte all'ultimo sangue per accaparrarsi un posto il più vicino possibile allo stage...
Tour The Universe: I'm coming!!!
Ecco qualche foto dei DM scattata il 6 ottobre a Berlino durante la conferenza stampa per l'annuncio del nuovo tour.


venerdì 24 ottobre 2008

Autostop con Buddha

Will Ferguson racconta il suo viaggio da Capo Sata (isola di Kyushu) a Capo Soya (isola di Hokkaido) seguendo il fronte di fioritura dei sakura, i ciliegi.

Non aspettetevi un semplicistico racconto di viaggio. "Autostop con Buddha" è molto di più, va a fondo, ci trascina nelle zone più remote e sconosciute del Paese del Sol Levante (per dire, scordatevi Tokyo e Kyoto) e si insinua nel Giappone meno scontato, grazie ai contatti con le persone che lì ci vivono.

Inoltre l'autore fa spanciare dalle risate... Il libro è pieno di aneddoti e considerazione divertenti e, più di una volta, mi sono ritrovata a ridere da sola come una pazza sulla metropolitana o sul treno ^^
Tra i tanti punti veramente esilaranti, ho scelto questo che mi ha fatto veramente sganasciare: è sera e Will si trova a girovagare per Uwajima, cittadina dell'isola di Shikoku. Cerca rifugio in una aka-chochin (letteralmente "lanterne rosse"), quelle che noi in Occidente chiameremmo bettole, ovvero il regno delle stoviglie bisunte. Non solo: anche i bastoncini, i menu, le superfici dei tavoli, i vassoi, le pareti, i cuochi (sempre) e a volte persino i clienti sembrano perennemente ricoperti da una sottile patina di grasso. ^^

Ecco cosa accadde:
Avevamo appena rinnovato i festeggiamenti - avendo scoperto che il mio gruppo sanguigno era 0 positivo - quando mi piombò accanto un vecchio, dall'aria sciupata e con la testa completamente calva, che voleva a tutti i costi stringermi la mano. "Ah, gaijin-san" mi disse. "Mamgrm kyogrf shrgoi deshne!"
Che tradotto, sarebbe: "Ah, signor straniero. Mamgrm kyogrf shrgoi deshne!"
Era peggio che cercare di decifrare i cartelli stradali giapponesi. Caddi nello sconforto; tutti quegli anni in Giappone e ancora si verificano situazioni come questa, in cui capivo meno del dieci per cento.
"Prego?" gli chiesi.
"Mugrmff gfrrmmg" mi spiegò.
Sempre peggio. Nella lingua giapponese è possibile udire la punteggiatura. Per formulare una domanda basta aggiungere ka alla fine della frase. L'esclamazione è resa tramite la particella yo. Quell'uomo pelato, afferrandomi un braccio come se fosse una scialuppa di salvataggio del Titanic, borbottò qualcosa d'incomprensibile che finiva con ka. Sapevo che mi era stata posta una domanda, ma non capivo cosa mi stesse chiedendo. "Doshda gffmm ka?" ripeté. Vedendo che non gli rispondevo, si fece più insistente.
"Doshda gffmm ka?"
"Mi dispiace, non..."
Betté il pugno sul tavolo. "Doshda gffmm ka?!" domandò. I ka si facevano sempre più rabbiosi e incalzanti e lui era rosso di rabbia. Cominciavo a vedergli le vene che pulsavano nelle tempie. "DOSH-DA-GFF-MM KA?"
Disperato, azzardai una risposta che speravo potesse apparire neutrale. "Si" gli dissi. "Assolutamente. Ma forse anche no. Chissà?"
A quel punto assunse un tono più pacato, mi diede una pacca sulla spalla e si abbandonò alle lacrime. "Grhhmm deshne" disse con sincerità.
"Devo porti le mie scuse" mi disse Taiyano. "E' mio padre. A volte si emoziona un po' troppo. Si trovava a Nagasaki quando, be', lo sai."
Oh santo cielo. Sentì una fitta allo stomaco. Mi venne un groppo alla gola. Nagasaki. "Che cosa mi ha chiesto? Era... riguardava... sì, insomma, hai capito?"
"No, no. Riguardava il baseball. E' ancora un po' scosso perché abbiamo perso il campionato."
"Grmmffda yo" borbottò il vecchio con il capo chino sulla sua birra.

Stelline:

Dettagli:
"Autostop con Buddha - Viaggio attraverso il Giappone"
di Will Ferguson
Editore: Feltrinelli Traveller
Data di pubblicazione: 1998
Pag. 454
Prezzo: 19,00€

mercoledì 22 ottobre 2008

I want more of that... Leo Buscaglia!

Che dire: mi piacciono un sacco i suoi libri e anche lui, Leo Buscaglia, la sua positività, il suo ottimismo, il suo saper ricercare la bellezza della vita e giorne sempre!
Alcuni concetti di "Nati per amare" sono gli stessi che ho trovato in "Vivere, amare, capirsi" (ma non per questo ho trovato noiose le corrispondenze tra i due libri); dei nuovi vengono presentati.

Leggetelo tutto e fate vostri i pensieri ultra-positivi di Buscaglia.
Non fa mai male "abbandonarsi" alla positività e alla gioia di vivere, in un mondo che sembra offrirci solamente odio, indifferenza e disperazione.
Poi, ogni tanto, apritelo a caso e leggete una delle sue tante piccole perle di saggezza. Sapranno confortarvi e infondervi speranza nei momenti difficili oppure vi aiuteranno a continuare a godere delle gioie piccole e grandi della vita.

Ho trovato questo libro (che è sostanzialmente una raccolta di brevi lezioni sulla vita e sull'amore, della lunghezza di una pagina) molto utile per me. Dopo aver trascorso un periodo nero in cui non vedevo più alcun senso in quello che facevo e mi trascinavo ovunque stancamente e svogliatamente, ho ritrovato le energie e la forza di volontà per agire, per sconfiggere l'apatia che mi stava stritolando e che mi stava facendo diventare un'altra persona. Una persona demotivata, disinteressata, spenta. E, acciderboli, io non sono assolutamente così!!!
"Nati per amare" rappresenta un ulteriore sprono per continuare sulla strada della ripresa, per non cadere più nella trappola della frustrazione e dello sconforto e, inoltre, alimentano la mia riflessione sull'amore.

Dedico questo brano tratto dal libro alla persona che amo:

"Le avversità richiedono azione. L'azione sorretta dall'amore porta alle soluzioni.
La forza del nostro amore si rivela nel nostro modo di affrontare i problemi, di gestire le nostre frustazioni. E' facile essere concreti e amabili allorché tutto fila liscio nelle nostre vite.
La nostra vera forza è chiamata in gioco quando la corrente della vita muta all'improvviso e temporaneamente rischia di sopraffarci.

L'amore edifica i migliori tra i superstiti. Ci insegna a non sprecare il tempo domandandoci: 'Perché proprio a me?', ma piuttosto a chiederci: 'Ora che fare?'.
La prima domanda produce solamente conflitti sterili e insensati, mentra la seconda sprona ad agire, senza il fardello dell'autocompatimento e di deplorazioni totalmente incongrue.
Se si ama, raramente le avversità portano alla fine di un rapporto.
Anzi, proprio la forza dell'amore ci aiuta a cambiare e a sopravvivere.
"

Stelline:

Dettagli:
"Nati per amare"
di Leo Buscaglia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1992
Pag. 368
Prezzo: 8,80€

domenica 19 ottobre 2008

Discovering Leo Buscaglia & Bruno Munari

Recentemente ho scoperto due nuovi autori: Leo Buscaglia (scoperto per caso, mentre spulciavo i libri in sconto dalla Mondadori) e Bruno Munari (suggeritomi invece da una mia compagna di basket).

"Vivere, amare, capirsi" è una raccolta di conferenze tenute da Leo Buscaglia, primo docente ad organizzare un corso universitario sull'amore negli Stati Uniti e che è diventato famoso come "Il professore dell'Amore".
Probabilmente, per alcune persone, i concetti sull'amore e sulla vita, espressi da Buscaglia, possono apparire di una banalità terrificante.
Eppure, per quanto possano risultare ovvie, le sue parole riescono a scuotere l'anima. Ad esempio: anche se siamo tutti ben consapevoli che la vita va vissuta pienamente in ogni singolo istante, perchè niente e nessuno ci può assicurare che ci sarà un domani, la maggior parte della gente si trascina nell'apatia, nell'indifferenza, nella tristezza, nell'odio. Le cose vengono rimandate continuamente, quando avremmo la possibilità, invece, di realizzarle subito, in questo momento. Oppure continuiamo imperterriti a lamentarci e ci lasciamo sfuggire la bellezza insita nella realtà e nelle persone che ci circondano.

"Scegliete la via della vita. Scegliete la via dell'amore. Scegliete la via dell'affetto. Scegliete la via della speranza. Scegliete la via delle fede nel domani. Scegliete la via della fiducia. Scegliete la via del bene. Sta a voi. Sta a voi scegliere. Potete anche scegliere la disperazione. Potete anche scegliere l'infelicità. Potete anche scegliere di rendere difficile la vita degli altri. Potete anche scegliere la meschinità. Ma a che scopo? Non ha senso. E' un'autoflagellazione. Vi avverto: se decidete di assumervi la piena responsabilità della vostra vita, dovrete imparare di nuovo a rischiare. Il rischio è la chiave del cambiamento." (pg. 252).

Stelline:

Dettagli:
"Vivere, amare, capirsi "
di Leo Buscaglia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1984
Pag. 250
Prezzo: 8,80€


Le mani guardano
Munari spiega l'importanza di non trascurare l'esperienza tattile nell'educazione dei bambini, anche attraverso esempi di laboratori tattili allestiti negli anni '80 in varie città italiane.
"Conoscere il mondo tattilmente, apprezzare le minime differenze, distinguere senza guardare due valori quasi uguali, memorizzare dei dati utili alla comunicazione, arricchisce la personalità.
Conoscere la tecnica e l'uso di quest'altro modo di capire e comunicare, dà sicurezza.
" (pg. 39).

Stelline:

Dettagli:
"I laboratori tattili"
di Bruno Munari
Editore: Edizioni Corraini
Data di pubblicazione: 1985
Pag. 56
Prezzo: 10€

mercoledì 15 ottobre 2008

Con te e senza di te

Esistere e amare, rimanendo se stessi

Osho propone una visione alternativa e affascinante dell'amore, libera da preconcetti, categorie, etichette, teorie.
Secondo il Maestro spirituale indiano, un'idea fondamentale, per mantenere vivo il sentimento dell'amore e non permettere che questo venga soffocato dalla routine e dalla quotidianità, è la seguente: "Per una relazione è necessaria sia l'intimità che la lontananza; infatti in una relazione viva esiste sempre lo stare vicini e l'allontanarsi: avvicinarsi e allontanarsi senza distruggere le rispettive individualità."
Ecco, dunque, il punto centrale del pensiero di Osho: restare individui e comportarci in quanto consapevolezze libere e indipendenti. Solo così ci si può mettere insieme, fondersi l'uno nell'altra, senza schiavitù né attaccamento. Quando si è in gradi di bastare a se stessi, si può amare veramente e quindi condividere con qualcun'altro.
Perché l'amore è condivisione: "[...] l'amore conosce solo il dare, senza mai chiedere nulla in cambio; è condivisione senza condizioni." (pg. 11). E ancora: "L'amore non è mai un favore; al contrario, quando qualcuno riceve il tuo amore, tu hai la sensazione di ricevere un favore. L'amore è grato di essere stato ricevuto." 8pg. 13).
Personalmente posso dire di averla conosciuta questa sensazione e di conoscerla tuttora, dove il dare alla persona che amo non è assolutamente un peso o un dovere, ma, anzi, un piacere che veramente mi gratifica nel momento in cui l'altro lo riceve e trae gioia da quanto ho donato.
In sostanza (ma mooolto in sostanza, se leggerete questo testo comprenderete più a fondo), bisogna essere capaci di barcamenarsi tra il polo della solitudine (che è positiva e non c'entra nulla con l'isolamento) e quello del relazionarsi.
"E' bellissimo essere soli, ma è bellissimo anche essere innamorati e stare con la gente. Sono cose complementari, non contradditorie. Quando stai con gli altri, godi al massimo della loro presenza, non occorre pensare alla solitudine, E quando sei stanco degli altri, passa alla solitudine e apprezzala più che puoi. Non cercare di scegliere, altrimenti sarai in difficoltà. Ogni scelta creerà una divisione in te, ti scinderà. Perché scegliere? Se puoi avere entrambe le cose, perché averne una sola?" (pg. 324).

In sostanza, si tratta proprio di un bel libro che espone un'ottica di vita molto diversa da quella a cui siamo abituati. La riflessione di Osho, poi, non si ferma solo al rapporto di coppia, ma si estende ad una feroce critica verso le religioni ("Io vorrei dirti: non farti tentare dai papi. Sono loro i veri diavoli. Rovineranno la tua vita, lo hanno già fatto con milioni di persone." - pg. 190), alla vecchia e superata istituzione della famiglia ("In futuro non ci saranno né matrimoni né divorzi, al contrario che nel passato. La vita sarà più fluida, più basata sulla fiducia. Si avrà più fiducia nei misteri della vita che nella chiarezza delle leggi; si avrà più fiducia nella vita in sé che in qualsiasi altra cosa: il tribunale, la polizia, il prete, la chiesa." - pg. 210), e a tutte le altre istituzioni che governano le nostre vite.
Mi ha veramente affascinato il pensiero di Osho, anche se alcuni punti non li condivido completamente, mentre altri sono probabilmente troppo utopici e, credo, sfortunatamente, irrealizzabili (come l'esperienza della comune).

Stelline:

Dettagli:
"Con te e senza di te "
di Osho
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2008
Pag. 350
Prezzo: 9,40€

lunedì 6 ottobre 2008

Conoscersi Accettarsi Migliorarsi

Anche questo libro del pazzo ^^ Omar Falworth (questa volta mi ha fatto stropicciare, scarabocchiare e persino strappare delle pagine!) è utile e di grande ispirazione per migliorare se stessi.

Uno dei precetti fondamentali per Omar è non avere paura del nuovo. Il timore del nuovo non consente di fare cose e di avere esperienze mai fatte, di andare in posti nuovi, e quindi "di perdersi in nuovi orizzonti."
In questo modo, però, difficilmente una persona può sviluppare le sue più belle qualità di essere umano, difficilmente si arricchisce, difficilmente impara a gioire, a creare, ad amare e a creare amore.
Per cui Omar consiglia caldamente di dedicare molto tempo a se stessi: per migliorarsi, per migliorare la propria personalità e la propria vita.
"La vita è come il mare: o lo si guarda standosene a riva... o lo si naviga godendo delle sue immense bellezze, anche se così facendo si rischia d'incappare in qualche burrasca."

L'autore, poi, ritorna su un argomento trattato anche in "L'arte di... Amare e farsi Amare": la possibilità di cambiare se stessi in meglio. Ovviamente prima è necessario dotarsi di buona forza di volontà e di autodeterminazione; ma dopo possiamo diventare ciò che desideriamo essere. Se c'è qualcosa in noi che non ci piace e che desideriamo eliminare, possiamo farlo.
"Tu puoi fare di te un nuovo tu: più sicuro, più forte, più bello. Tu puoi fare di te la persona più in gamba, più amabile, più felice del mondo. Devi volerlo però... fortissimamente... con tutto il cuore... con tutta l'anima. Solo così potrai autocaricarti della forza morale necessaria per riuscirci. Solo così potrai riuscirci."
Queste frasi sono per me molto stimolanti: mi danno la forza di continuare a migliorare me stessa e di smussare quelle spigolature antipatiche del mio carattere. Un processo, questo, che ho iniziato a intraprendere seriamente da qualche mese, dedicandoci forza e dedizione costante.
Per me e per la persona che amo più al mondo (M.), così da potergli offrire una me stessa più bella (interiormente ovviamente; sul lato esteriore non si può fare granché ^^), più sicura, più serena, più forte. Perché il mio più grande desiderio è di vivere il più felicemente possibile e, al contempo, renderlo felice. Magari costruendo insieme un rapporto dinamico e in continua evoluzione, dove possiamo lavorare insieme per rinforzarci e vivere felici.

In fondo...

"Io posso solo amarti.
Non posso odiarti, non posso essere indifferente.
Io non ho alternative.
La tua felicità è la mia felicità. Vorrei che tu fossi felice come lo voglio per me stessa.
Il fatto di amare qualcuno, anche sconfinatamente, quasi mai ci preserva dal rischio di ferirlo e dall'arrecare sofferenza a noi stessi.
C'è un solo modo per essere in pace con me stessa: quello di amarti."

Stelline:

Dettagli:
"Conoscersi Accettarsi Migliorarsi" (Edizione Pocket)
di Omar Falworth
Editore: Essere Felici Editore
Data di pubblicazione: 2008
Pag. 144
Formato: 11x17
Prezzo: 7,90€

domenica 5 ottobre 2008

Libroterapia

Da regalare a tutte le capre italiane che non leggono mai un libro e non sanno cosa si perdono...

Un piccolo libro sulla grande potenza insita nei libri, accompagnato da belle immagini a tema (impressionate la foto della libreria di Holland House a Londra, rimasta senza tetto a causa di un raid aereo durante la seconda guerra mondiale, dove ancora qualche lettore si aggira tra scaffali e macerie).
I librofili come me apprezzeranno sicuramente le affermazioni dell'autore e le condivideranno in pieno. Coloro che invece non prendono mai in mano un libro possono trovarci diversi interessanti spunti di riflessione e, magari, lo stimolo per ricominciare a leggere, abbandonando un po' la dipendenza dalla televisione che, proponendoci quasi esclusivamente telegiornali infarciti di guerre, massacri e delitti e programmi trashissimi, può persino provocare ansie negli spettatori. "[...] la passività davanti al televisore non fa che avvilire e impigrire l'animo. Solo i libri sanno catturare e curare."

I libri, insomma, sono visti come strumenti curativi, capaci di riconciliare il lettore con la vita e di diminuire l'infelicità quotidiana.
"Leggere è vivere, magari attraverso gli occhi di un altro [...]. In questo modo, si esce per un poco fuori da sé, dimenticando i problemi e gli assilli mondani per calarsi in un altrove sovente straniero e sconosciuto. E questo altrove miracolosamente calma e lenisce." (pg. 8).

Interessante il capitoletto sugli aforismi, che fanno bene all'anima. Posizione che io condivido in toto, in quanto da sempre sono abituata a sottolineare le frasi per me dense di significato sui testi e, poi, trascriverle su un quaderno personale.
Gli aforismi fanno sì che "la persona abbia una sorta di illuminazione, una visione folgorante fino a quel momento nascosta ai suoi occhi, la scoperta di un mondo nuovo grazie al cambiamento di lenti attraverso le quali guardarlo."; essi sono "piccole scosse, illuminazioni zen, punti di meditazione offerti al lettore nel suo libro perché sappia anche guarirsi da solo dai sentimenti terreni che più ci turbano, come dolore, paura, rabbia, tristezza e delusione."(pg. 56).

Quindi, questo libro rappresenta allo stesso tempo un ottimo pretesto e un'attenuante per delle bookaholic come me che, tra una scappata in biblioteca e un giretto in libreria, si trovano costantemente la camera sommersa da libri ^^.
In fondo è meglio essere schiava dei libri che del Librium [che, per inciso, è un ansiolitico] ;)

Stelline:

Dettagli:
"Libroterapia. Un viaggio nel mondo infinito dei libri, perché i libri curano l'anima"
di Miro Silvera
Editore: Salani Editore
Data di pubblicazione: 2007
Prezzo: 10€

venerdì 3 ottobre 2008

La Viva La Vida Tour a Milano

Martedì sera sono andata con Marco al concerto dei Coldplay al DatchForum di Assago ed è stata un'esperienza fantastica!!!
Un concerto bellissimo, al pari - se non superiore - a quello degli U2 a San Siro a cui ero andata nel 2005. Questi quattro baldi giovanotti inglesi sono bravissimi, hanno una carica esplosiva travolgente (soprattutto Chris Martin che, per inciso, è proprio bello come lo si vede nelle foto e nei video!). Suonano come se fosse il primo concerto della loro vita, con lo stesso entusiasmo degli aspiranti musicisti che sperano si apra anche per loro una folgorante carriera nel campo della musica, per cui ci mettono tutto il loro impegno e l'energia di cui sono capaci. E nonostante la loro fama mondiale, secondo il mio parere, non si sono montati la testa.

Le coreografie erano semplici ma non banali: laser colorati, giochi di luci e poi l'improvvisata in mezzo al pubblico (sono spariti e ricomparsi dopo poco su un mini palco in mezzo agli spettatori del primo anello per suonare un paio di canzoni). Bellissimo quando dal soffito sono cadute migliaia di farfalline colorate sulla testa dei fan sul parterre (tra cui io, che ero sotto il palco, sulla sinistra!). Quel momento è stato veramente il più magico!!!
Ho pianto come una fontana quando hanno suonato "Fix You", canzone per me carica di significati personali. "Viva la Vida" travolgente!!! E poi piccolo infarto quando se ne sono andati senza fare "Yellow", ma poi sono ricomparsi sullo stage per farla!!! Malscanzoncelli!

Un concerto stupendo, eccelso, magnifico!!! Forse un po' troppo breve, però loro meritano (e se veramente ritornano in concerto quest'estate, non me li perderò nemmeno allora).
W Coldplay!!!
Eccoli nel loro splendore a fine concerto...

giovedì 25 settembre 2008

Chi ha spostato il mio formaggio?

Scusate l'assenza, ma purtroppo a casa non disporrò della connessione Internet ancora per alcuni giorni e l'unico momento in cui posso sfruttare il web è al lavoro.
Eccomi infatti a scrivere dalla scrivania dell'ufficio. In questo periodo si è verificata qualche novità degna di nota:
  • innanzitutto manca solo un mese al termine di questo lavoro che non mi dà soddisfazioni;
  • da domani inizio a frequentare le lezioni del corso di laurea magistrale in "Cultura e storia dell'editoria", esattamente con l'insegnamento di "Critica sociologica del sistema letterario" e mi sto portando già un po' avanti avendo preso in biblioteca un libro del programma d'esame, ovvero "Lettere luterane - Il progresso come falso progresso" di Pier Paolo Pasolini. Purtroppo da quest'anno non vengono più ammessi studenti che hanno dei debiti al momento del colloquio d'ammissione e infatti la sottoscritta, a cui mancano 3 crediti in letteratura italiana e 6 crediti nell'area di filosofia/geografia/ estetica/logica/storia, non è stata ammessa. Dovrò sostenere a dicembre gli esami per recuperare i cfu mancanti (pagando un sacco di euro per sostenerli!) e poi ripresentarmi a gennaio all'ennesimo colloquio d'ammissione. Fortunatamente posso già dare gli esami specifici del mio corso di laurea nella sessione invernale...
  • martedì 30 settembre vado al concerto dei Coldplay che arrivano con il loro "Viva La Vida Tour" al DatchForum di Assago (MI!)... sono così emozionata, non vedo l'ora!!!

Ovviamente la lettura continua ad accompagnarmi. L'ultimissimo libro letto è:

"Chi ha spostato il mio formaggio?" di Spencer Johnson

"La vita non è un cammino semplice e lineare lungo il quale possiamo procedere liberamente e senza intoppi,ma piuttosto un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la nostra strada, spesso smarriti e confusi, talvolta imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre se abbiamo fede, si aprirà una porta: forse non quella che ci saremmo aspettati, ma certamente quella che alla fine si rivelererà la migliore per noi.
"A.J. Cronin

I personaggi sono i topolini Nasofino (che fiuta per tempo il cambiamento) e Trottolino (che scalpita per entrare in azione) e gli gnomi Tentenna (che nega il cambiamento e vi resiste perché teme in un peggiorare delle sue condizioni) e Ridolino (che impara prontamente ad adattarsi quando capisce che cambiando potrà conquistare qualcosa di meglio).

I quattro amici si aggirano all'interno di un Labirinto alla ricerca del Formaggio, che rappresenta metaforicamente tutto ciò che noi desideriamo possedere nella vita, sia esso un lavoro o una relazione personale, il denaro, una casa più grande, la libertà, la salute, riconoscimenti, pace spirituale (ecc). Essi affronteranno in modo differente il momento cruciale della scomparsa del Formaggio e, nei modi in cui essi sceglieranno di agire di fronte al cambiamento, possono essere individuati quattro aspetti della nostra personalità: sta a noi decidere a quale assomigliare. Possiamo scegliere di fare come Nasofino e Trottolino, ovvero di essere sempre pronti al cambiamento adottanto una semplice filosofia di pensiero: quando la situazione cambia, anch'io devo cambiare. Oppure possiamo comportarci come lo gnomo Tentenna, che si lancia vincere dalla paura e non fa nulla per modificare la sua situazione. O, infine, possiamo adeguarci al modello dello gnomo Ridolino: anche lui inizialmente frenato dalla paura, inizia a trasformarsi non appena impara a sorridere di se stesso e dei suoi errori. Lo gnomo capisce che la via più rapida per cambiare è guardare con grande ironia ai propri comportamenti assurdi, perchè allora diventa più semplice abbandonarli e rimboccarsi le maniche per passare all'azione. Ridolino, finalmente, comprende che non bisogna complicare troppo le questioni o disorientare se stessi con apprensioni e paure; occorre invece essere più consapevoli della necessità di comportarsi in modo semplice, di essere flessibili e pronti ad agire rapidamente. Ridolino arriva ad ammettere che la resistenza più ostinata al cambiamento risiede dentro di noi e che nulla può migliorare finché noi non cambiamo. Sono le nostre paure, spesso irrazionali e esagerate, a frenarci nel cambiamento, quando invece questo cambiamento può portare a far affiorare un lato migliore della nostra personalità.

lunedì 15 settembre 2008

Viva Zapatero!

"Viva Zapatero!" (dvd+libro)

IL LIBRO
Sabina Guzzanti ha molto a cuore il tema della libertà di espressione. Il diritto della libertà di manifestare le proprie idee, sancito dall'articolo 21 della nostra Costituzione, però, non è poi così rispettato in Italia e la Guzzanti ne sa qualcosa. Il suo programma televisivo Raiot (2003) è stato liquidato dopo una sola puntata, a causa delle sue critiche verso Berlusconi. Tutto perché la grande Sabina ha osato muovere delle accuse lecite verso lo psiconano.
Eppure la Costituzione così recita:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
Anche la Carta dei Diritti dell'uomo difende questo sacrosanto diritto:
"Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."
Eppure guardate un po' come siamo messi in Italia...

La prima parte del libro è un'intervista condotta da Luca Bandirali a Sabina, in particolare sulle scelte tecniche di produzione del film e su come queste scelte siano funzionali al documentario. Per cui il testo presenta spesso termini specifici del cinema (voce over, luci artificiali e naturali, fondu...), ma non mancano comunque delle riflessioni importanti di Sabina:
"[...] il problema della mancanza di informazione comporta delle conseguenze impensate e si lega all'ignoranza, alla superstizione, allo sfruttamento della credulità, alla manipolazione più bieca. Anche l'ingerenza della Chiesa cattolica nella nostra vita, di cui non si parla nel film direttamente, è conseguenza della mancanza di informazione, perché se uno fosse libero di dare le notizie che vuole, sicuramente non darebbe al Papa e al Vaticano l'importanza che dà loro il nostro telegiornale, che dedica a questi argomenti molto tempo, a commenti di personaggi che dicono cose semplicemente arretrate, pericolose, diseducative e comunque non interessanti. E che, soprattutto, non sono notizie rispetto a tutto quello che succede nel mondo." (pg. 14-15).
E ancora:
"Informarsi in questo Paese è un problema. Ci riesce chi ha il tempo e le possibilità economiche e intellettuali di leggere sei o sette giornali o chi ha il satellite e conosce qualche lingua straniera. Questa è una cosa gravissima. Vuol dire che il 95 per cento della popolazione è privata del diritto all'informazione. Naturalmente i giornalisti non sono tutti uguali e le condizioni di lavoro, come dappertutto, sono sempre più difficili, ma a maggior ragione parliamone. Non vedo come le cose possano cambiare se tutti tacciono." (pg. 27).

La seconda parte mostra come il documentario sia stato accolto dalla stampa e dalla televisione. Bandirali fa notare come i commenti, le critiche e anche i commenti positivi mossi sia dalla destra che dalla sinistra al lavoro della Guzzanti siano tutti a rappresentanza di "un pensiero forte, trasversale, che non tollera il negativo e sbarra l'accesso a istanze che si pongono come estranee alle logiche di sistema." (pg. 68).

La terza parte tratta l'uso della musica (soprattutto ambient) in Viva Zapatero! che è stata scelta per rafforzare i contenuti del film stesso: un "affresco di un vero e proprio disastro italiano, politico, sociale, umano." (pg. 78). Non scordiamo poi la forza insita nella voce over di Sabina: una voce-testimone, voce coscienza, voce-racconto e voce generazione (pg.80).

L'ultimissa parte è una parodia della Guzzanti di un articolo di Lucia Annunziata pubblicato nell'ottobre 2005 su La Stampa, dove si sosteneva che Berlusconi avesse vinto le elezioni nel 2001 grazie ai comici, ai cantanti e ai giornalisti così come Bush aveva rivinto le elezioni americane grazie a Michael Moore.
Divertente! Mentre leggevo la parodia riecheggiava nella mia vente la voce di Sabina che imita la Annunziata: "Gè una grante lezione che ci arriva nazionalmende e montialmende dalla televisione moderna (della tv antica si occubino i robivecchi che ne competono): quando Michol Moore si è presendato alle elezioni contro Push ha perso e con gran fragore." (pg. 85).

Stelline:

Dettagli:
"Viva Zapatero!"
di Sabina Guzzanti
Editore: BURsenzafiltro
Data di pubblicazione: 2005

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