giovedì 25 settembre 2008

Chi ha spostato il mio formaggio?

Scusate l'assenza, ma purtroppo a casa non disporrò della connessione Internet ancora per alcuni giorni e l'unico momento in cui posso sfruttare il web è al lavoro.
Eccomi infatti a scrivere dalla scrivania dell'ufficio. In questo periodo si è verificata qualche novità degna di nota:
  • innanzitutto manca solo un mese al termine di questo lavoro che non mi dà soddisfazioni;
  • da domani inizio a frequentare le lezioni del corso di laurea magistrale in "Cultura e storia dell'editoria", esattamente con l'insegnamento di "Critica sociologica del sistema letterario" e mi sto portando già un po' avanti avendo preso in biblioteca un libro del programma d'esame, ovvero "Lettere luterane - Il progresso come falso progresso" di Pier Paolo Pasolini. Purtroppo da quest'anno non vengono più ammessi studenti che hanno dei debiti al momento del colloquio d'ammissione e infatti la sottoscritta, a cui mancano 3 crediti in letteratura italiana e 6 crediti nell'area di filosofia/geografia/ estetica/logica/storia, non è stata ammessa. Dovrò sostenere a dicembre gli esami per recuperare i cfu mancanti (pagando un sacco di euro per sostenerli!) e poi ripresentarmi a gennaio all'ennesimo colloquio d'ammissione. Fortunatamente posso già dare gli esami specifici del mio corso di laurea nella sessione invernale...
  • martedì 30 settembre vado al concerto dei Coldplay che arrivano con il loro "Viva La Vida Tour" al DatchForum di Assago (MI!)... sono così emozionata, non vedo l'ora!!!

Ovviamente la lettura continua ad accompagnarmi. L'ultimissimo libro letto è:

"Chi ha spostato il mio formaggio?" di Spencer Johnson

"La vita non è un cammino semplice e lineare lungo il quale possiamo procedere liberamente e senza intoppi,ma piuttosto un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la nostra strada, spesso smarriti e confusi, talvolta imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre se abbiamo fede, si aprirà una porta: forse non quella che ci saremmo aspettati, ma certamente quella che alla fine si rivelererà la migliore per noi.
"A.J. Cronin

I personaggi sono i topolini Nasofino (che fiuta per tempo il cambiamento) e Trottolino (che scalpita per entrare in azione) e gli gnomi Tentenna (che nega il cambiamento e vi resiste perché teme in un peggiorare delle sue condizioni) e Ridolino (che impara prontamente ad adattarsi quando capisce che cambiando potrà conquistare qualcosa di meglio).

I quattro amici si aggirano all'interno di un Labirinto alla ricerca del Formaggio, che rappresenta metaforicamente tutto ciò che noi desideriamo possedere nella vita, sia esso un lavoro o una relazione personale, il denaro, una casa più grande, la libertà, la salute, riconoscimenti, pace spirituale (ecc). Essi affronteranno in modo differente il momento cruciale della scomparsa del Formaggio e, nei modi in cui essi sceglieranno di agire di fronte al cambiamento, possono essere individuati quattro aspetti della nostra personalità: sta a noi decidere a quale assomigliare. Possiamo scegliere di fare come Nasofino e Trottolino, ovvero di essere sempre pronti al cambiamento adottanto una semplice filosofia di pensiero: quando la situazione cambia, anch'io devo cambiare. Oppure possiamo comportarci come lo gnomo Tentenna, che si lancia vincere dalla paura e non fa nulla per modificare la sua situazione. O, infine, possiamo adeguarci al modello dello gnomo Ridolino: anche lui inizialmente frenato dalla paura, inizia a trasformarsi non appena impara a sorridere di se stesso e dei suoi errori. Lo gnomo capisce che la via più rapida per cambiare è guardare con grande ironia ai propri comportamenti assurdi, perchè allora diventa più semplice abbandonarli e rimboccarsi le maniche per passare all'azione. Ridolino, finalmente, comprende che non bisogna complicare troppo le questioni o disorientare se stessi con apprensioni e paure; occorre invece essere più consapevoli della necessità di comportarsi in modo semplice, di essere flessibili e pronti ad agire rapidamente. Ridolino arriva ad ammettere che la resistenza più ostinata al cambiamento risiede dentro di noi e che nulla può migliorare finché noi non cambiamo. Sono le nostre paure, spesso irrazionali e esagerate, a frenarci nel cambiamento, quando invece questo cambiamento può portare a far affiorare un lato migliore della nostra personalità.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails