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martedì 20 marzo 2012

Buon equinozio di primavera

Spring!!! by Eleonora F.
Spring!!!, a photo by Eleonora F. on Flickr.

Sto preparando un nuovo esame.
No, non sono ritornata all'università ma sto studiando per diventare una guardia ecologia volontaria, quindi mi ritrovo di nuovo con la testa china su schemi e slide e poco tempo per scrivere.

giovedì 14 luglio 2011

Di quella volta che Mondolibri mi fregò

Sto editando, tagliando, sistemando, contrastando le foto del matrimonio dei miei amici Michi & Boss, tenutosi il 22 maggio.
Sì, sono leggermente in ritardo, ma c'è un rapporto sproporzionato tra le poche ore di tempo libero che ho a disposizione alla settimana e le montagne di foto che scatto (solitamente durante il weekend).
Il lavoro è ancora lungo e credo mi impegnerà altre serate.
Intanto potete dare un'occhio al set delle foto che ho scattato a fine giugno allo stupendo Parco Giardino Sigurtà. Ne sono abbastanza orgogliosa anche se per alcuni scatti avrei tanto voluto disporre di un obiettivo macro e di un 50mm.
Perché io pretendo poco :P

Ed ora un piccolo fatto che mi è accaduto poco tempo fa e che dà un po' l'idea della penosa situazione della lettura in Italia.

Stazione di Milano Bovisa.
Mentre controllo i tabelloni per individuare il primo treno utile per tornare a casa, mi si avvicina un ragazzo con quell'immancabile cartellino appeso alla camicia che lo contraddistingue come "promoter MondoLibri".

Antefatto.
Ho un brutto ricordo di loro, legato a un'epoca in cui ero ancora molto giovane, ingenua e piena di fiducia nel prossimo, e Milano per me voleva dire fare un'eccitante fuga dalla piatta provincia cremonese e sbizzarrirsi con le amiche nello shopping.
E così, nell'estasi della gitarella milanese e con le mani occupate da sacchetti, io e la mia fida compare Ele veniamo fermate da una promoter MondoLibri che ci spiegò abilmente i vantaggi dell'iscriversi al loro bookclub, ti fare la tessera, di ricevere libri a prezzo stracciato; bastava una firmetta lì, in fondo, niente di che.
E noi, come due babbee, abbiamo firmato entrambe.
Risultato: incastrate in un contratto vincolante all'acquisto di un libro al mese (tra una gamma davvero scadente, al punto che mi sono ridotta a prendere "3 metri sopra al cielo", fate voi!) per due anni. Sborsando soldi, altro che sconti e prezzi vantaggiosi!

Capite che da quella disavventura, Mondolibri è entrato nella mia blacklist.
Purtroppo, da quando frequento Milano per lavoro e la città ha smesso di avere quell'aura elettrizzante che aveva prima per me, mi sono imbattuta spesso in questi promotori dell'amore della lettura.
Di solito quando li individuo, trovo un modo per schivarli o accelero il passo borbottando un "Perdo il treno" o "Sono di fretta" o li liquido semplicemente con un "Sono già vostra socia" (che in parte è vero).

Ritorno alla Bovisa.
Questa volta - nonostante fossi veramente in a hurry - non sono riuscita a fare la stronza indifferente bugiarda come al mio solito.
Credo di essere stata intenerita dal fatto che il ragazzo fosse molto giovane e che nell'approccio al potenziale cliente si sia dimostrato molto gentile ed educato, quasi timoroso di disturbare (e poi, diciamocelo, a volte mi intenerisco anch'io).
Sta di fatto che mi sono fermata a rispondere alle sue domande.
Parte col classico "Qual è l'ultimo libro che ha letto?". Risposta: "Un libro di Diana Gabaldon, Il cerchio delle pietre". Sguardo perplesso e un "Ah" mormorato appena. Potevo quasi visualizzare il famoso palloncino da manga con un mega punto di domanda a riflettere il vuoto nella sua testa.
Riparte con un "Ti piace leggere?". A me lo chiedi? Con un blog di recensioni di libri e testi che strabordano dagli scaffali? Ovviamente ho detto "Si, molto."
Lui ha fiutato probabilmente una preda papabile e ha incalzato con un "Ah, bene! E quanti libri compri all'anno? 5, 6?". Tzè, mi sono messa a ridacchiare pensando al mio bookaholismo e gli ho sparato un "Eh si, almeno ne prendessi 5 0 6! No, guarda, molti di più. Credo circa una ventina."
Sbiancamento sul volto del promoter e occhi fuori dalle orbite per lo stupore. Aveva di fronte a sé una bestia rara, un'avida lettrice italiana in via d'estinzione, una potenziale cliente da fregare e a cui spillare soldi con l'inganno.
Ripresosi dallo shock, il ragazzo ha domandato se avevo tempo per qualche altra domanda, ma io ho dovuto salutarlo per via del treno.

Fool me once, shame on you; fool me twice, shame on me.

A domani con la recensione del quarto libro della saga La straniera di Diana Gabaldon (chi?!!!!!!!!!!!!).

mercoledì 6 aprile 2011

Day 311 | Wifi gratuito @Todo Modo


Si, sono ancora viva. E laureata!

Sono in attesa degli scatti del fotografo ufficiale, così poi potrò scrivere un resoconto della giornata utilizzando del materiale visivo decente dato che quelli fatti con la point & shoot fanno pena.

Approfitto di questo post per fare una prova con la nuova funzionalità di Flickr: ecco una foto scattata all'interno del posto più bello di tutta la Bovisa: il Todo Modo.

In questo quartiere desolante di Milano si nasconde questa perla con le sue pareti colorate tappezzate di disegni realizzati da studenti annoiati e gli annunci appesi da universitari in cerca di un coinquilino; le sedie multicolore e i tavolini di legno dove si accalca un numero ingestibile di persone all'ora di pranzo; il menù da bava alla bocca davanti a cui è difficile mantenere un contegno.
Un consiglio per veri golosi: provate la crêpes con dulce de leche.

Lo scatto fa parte del mio progetto fotografico per il 2010, il 365 photo project

mercoledì 8 settembre 2010

Vacanze 2010

Al rifugio Santa Croce

Domani parto in compagnia di Marco per Düsseldorf, capitale del Land del Nord Reno-Westfalia.
Un nostro amico che abita e lavora lì ci ospita gentilmente a casa sua per 5 cinque giorni.
Non vedo l'ora!
D'altronde, questa estate è stata parecchio scarsa dal punto di vista delle vacanze e di weekend fuori porta; l'unica pausa che mi sono concessa dal solito tran-tran quotidiano sono stati 4 splendidi giorni in Alta Badia (Trentino Alto Adige) ad inizio agosto, in compagnia di altri due amici, tra lunghe passeggiate in mezzo ai boschi delle Dolomiti e gustosi pranzi gustati nei rifugi.
Ecco qualche foto durante quel bellissimo weekend.


Il Sassongher


Spiegeleier mit Speck und Rostkartoffeln


Tomorrow I'm leaving with Marco for Düsseldorf, the capital city of the German state of North Rhine-Westphalia.
A friend of ours, who lives and works there, is giving us hospitality in his house for 5 days.
I can't wait to go to Germany, also because I haven't taken a real vacation this summer. The only break I've taken was a weekend in Alta Badia (a ski resort in the Italian province of Bolzano) at the beginning of August, with some friends, where we went for long walks in the woods of the Dolomites and had tasty lunchs at the mountain refuges.
Here are some photos I took during that wonderful weekend.


Verso Corvara/Going to Corvara

giovedì 8 luglio 2010

Creative Workshop ~ This is who I am ~ Part Two



Christina from Divas & Dreams Photography blog has given the second assignment for her creative workshop.
She asks us to reflect about our personality and to identify some personality traits we like and others we don't like about ourselves.
It was very difficult, especially the third part of the written assignment.

{ My written assignment }

1. Here are the 3 words that tell something important about my personality:
What I love the most about myself is that I'm crazy and sunny.
What I hate the most about myself is that I'm competitive.
2. Here's a sentence where I combined the 3 words:
Being competitive drives me crazy sometimes, but achieving my goals makes me a happy & sunny girl!
3. Reflecting on my negative word in a new and positive way was really hard.
The good thing about being competitive is that I always to my best at whatever I'm doing in order to get the best results.

Being a competitive person is great because it helps me to be productive and makes me feel good.

{ My photo assignment }

This is me, doing one of the things I love the most: make strange faces...
I told you I'm crazy!



Christina ha assegnato il secondo compito del suo workshop creativo sul suo blog Divas & Dreams Photography.
Questa volta ci ha chiesto di riflettere sulla nostra personalità e di identificare quali tratti della nostra personalità amiamo e quali invece no detestiamo.
Non è stato facile, soprattutto la terza parte del compito scritto.

{ La sfida di scrittura }

1. Ecco le 3 parole che ho scelto per descrivermi:
Ciò che amo di più di me stessa è l'essere matta e solare.
Ciò che più odio di me stessa è l'essere competitiva.
2. Ecco una frase dove combino le 3 parole prescelte:
Essere competitiva, a volte, mi fa diventare matta, ma quando poi raggiungo i miei obiettivi divento una ragazza felice e solare!
3. Riflettere sul tratto negativo della nostra personalità in un modo nuovo e positivo è stato difficile.
Il lato positivo nell'essere una persona competitiva sta nel fatto che questo mi spinge a fare del mio meglio in qualsiasi cosa faccia per ottenere i migliori risultati.

Essere competitiva è bello perché mi aiuta a essere produttiva e mi fa stare bene.

{ La sfida fotografica }

Nella foto faccio una delle cose che più mi piace: fare le smorfie!
Ve l'avevo detto che sono matta!

mercoledì 7 luglio 2010

Creative Workshop ~ This is who I am ~ Part One


Christina from Divas & Dreams Photography blog has just started a Creative Workshop.
I was really waiting for a chance like this, after missing out The Creative Boot Camp, so I am going to take part in it (even if it's a hard period at university).
It is totally free and there is a new assignment about yourself every week which consists of:
1) a photo challenge - you can use any kind of camera
2) a written challenge - to reflect about you

This is the first week and the assignment is "This is who I am - Part One": you have to photograph 3 objects that represent you and what you love and to write why you chose them.

Here's my 3 things collection:


{ books } : you can always find me everywhere (at home, on the train, by the streets, in bed...) with a book in my hands, in my bag, on my night table. I've always been an eager reader since I was a child, but my passion for books has increased a lot those years.
My dream is to work in a book publisher, even if it is really difficult to obtain a job in this field, especially in Italy. Wheter or not I'll be able to get a job in the publishing field, I'm sure that I'll never lose my fondness for books.
In the photo you can see some of my favourite books (from the top to the bottom): The Fellowship of the Ring by J. R. R. Tolkien, Fried Green Tomatoes at the Whistle Stop Cafè by Fannie Flagg (which I read every year), Goodbye Tsugumi by Banana Yoshimoto, Outlander by Diana Gabaldon and Margherita Dolcevita by Stefano Benni.



{ music } : that's not really a "thing", I hope it's ok anyway!
I can't live without it and I listen to it every single day. My favourite music genre is rock and my beloved bands are Queen, U2, Depeche Mode, Muse, The Killers, Coldplay, Rammstein and Placebo.
Let's focus on what you see in the photo: I'm badly in love with Freddie Mercury, even if I was only 6 when he died. I think he's the best vocalist and performer of all time and his voice is peerless. I cried many times while thinking of him because he was a great human being - besides being an amazing artist - and I believe that his death has been a enourmous loss for the music system. I'm also sad because I didn't have the chance to see him on stage.
I'm a concertgoer: I love attending concerts and I've seen almost all my above mentioned favourite bands live on stage (except Placebo and Queen - for evident reasons). Here's the ticket of my very first concert: U2 live at San Siro stadium in Milan, 19th July 2005.
This ticket was a present from my lovely boyfriend Marco and I can affirm it is one of the best gifts I've ever received! It reminds me of a wonderful experience lived with the guy I love!



{ basketball } : you know, I've been playing basketball since I was 6 years old.
I love all sports (well, except golf and cricket :P ) and I also played volleyball, football and swam. But basketball is in my heart. I've been playing in a local team called Basket Femminile Crema, born in 2004. This year we have won the playoff and next year we are going to play in the B2 league of our region (Lombardy). It has been a great result!
You can see in the photo my basketball uniform (our colours are blue & white and my number is 4) and a big B that our sponsor gave us as a present to celebrate for passing from the C league to the B2 league.



Christina del blog Divas & Dreams Photography ha inaugurato un Workshop Creativo, completamente gratuito.
Stavo aspettando un'opportunità del genere, dopo aver perso The Creative Boot Camp, quindi parteciperò volentieri a questo (anche se è un periodo difficile all'università).
Ogni settimana viene assegnato un compito su se stessi che consiste in:
1) una sfida fotografica
2) una sfida di scrittura - per riflettere su se stessi

Il compito della prima settimana del workshop si intitola "This is who I am - Part One" (Questo/a sono io - prima parte): bisogna fotografare 3 oggetti che ci rappresentano e che amiamo e scrivere i motivi che ci spingono a scegliere proprio quei tre.

Ecco le mie 3 scelte:

{ libri } : ovunque mi incontriate (a casa, sul treno, per strada, a letto...), potrete trovarmi sempre con un libro in mano, in borsa, sul comodino. Sono sempre stata un'avida lettrice sin da bambina, ma la mia passione per i libri è cresciuta di molto negli ultimi anni.
Il mio sogno è di lavorare in una casa editrice, anche se è veramente difficile ottenere un lavoro in questo campo, soprattutto in Italia. In ogni caso, sia che io riesca nell'impresa ardua di lavorare in una casa editrice, sono sicura che non perderò mai questa passione.
Nella foto potete vedere alcuni dei miei libri preferiti (dall'alto verso il basso): La compagnia dell'anello di J. R. R. Tolkien, Pomodori verdi fritti alla fermata del treno di Fannie Flagg (che leggo ogni anno), Tsugumi di Banana Yoshimoto, La straniera di Diana Gabaldon e Margherita Dolcevita di Stefano Benni.

{ musica } : non è propriamente una "cosa", ma spero vada bene comunque!
Non posso vivere senza e l'ascolto ogni giorno. Il mio genere di musica preferito è il rock e le band che più adoro sono Queen, U2, Depeche Mode, Muse, The Killers, Coldplay,Rammstein e Placebo.
Concentriamoci sulla foto: sono innamoratissima di Freddie Mercury, anche se avevo solo 6 anni quando morì. Penso sia il miglior cantante e "animale da palco" di tutti i tempi e la sua voce è senza paragoni. Ho pianto tante volte pensando a lui perché penso che fosse una bellissima persona - oltre ad essere un eccezionale artista - e sono convinta che la sua morte abbia rappresentato una perdita enorme per il panorama musicale. Sono triste anche perché non ho avuto la possibilità di vederlo sul palco.
Sono anche un'appassionata di concerti e ho visto dal vivo quasi tutte le mie amate band sopracitate (tranne i Placebo e i Queen - per ragioni ovvie). Potete vedere il biglietto per mio primo vero concerto a cui sia stata: U2 live allo stadio di San Siro a Milano, il 19 luglio 2005.
Questo biglietto era un regalo del mio amato Marco e posso dire che sia uno dei migliori regali che io abbia mai ricevuto! Mi ricorda una fantastica esperienza vissuta con lui!

{ basket } : gioco a basket da quando avevo 6 anni.
Amo tutti gli sport (beh, tranne il golf e il cricket :P ) e ho anche giocato a pallavolo, calcio e ho nuotato per anni. Ma il basket è lo sport del mio cuore. Gioco in una squadra locale, il Basket Femminile Crema, nata nel 2004. Quest'anno abbiamo vinto i playoff quindi l'anno prossimo giocheremo in B2.
Nella foto vedete la mia divisa (i nostri colori sono il bianco e il blue e il mio numero è il 4) e poi una grande B che ci è stata regalata dal nostro sponsor per celebrare il passaggio dalla serie C alla B2.

domenica 27 giugno 2010

Divas and dreams photography


Colgo l'occasione di partecipare a un recente giveaway di un bel libro di fotografia, The Model as Muse: Embodying Fashion, per parlarvi finalmente di una fotografa danese che ammiro molto: Christina Greve, nota ai più con il nome d'arte Divas and dreams photography.
Pensate, questa donna ha cominciato a dedicarsi seriamente alla fotografia appena un anno fa ma ha già raggiunto - secondo il mio punto di vista - dei risultati straordinari. Per rendervene conto date un'occhiata al suo blog oppure al suo photostream su Flickr.
Mi piace molto lo stile vintage e retrò dei suoi scatti (che lei stessa ha definito "fotografia in stile boudoir"), realizzati principalmente con luce naturale, colori tenui e parecchie ore spese in compagnia dell'amico Photoshop.
Spesso rimango sbalordita di fronte al suo lavoro, anche perché è un'autodidatta, proprio come me, ma la differenza è abissale! Chissà se anch'io, come lei, riuscirò un giorno a raggiungere delle punte d'eccellenza nella splendida arte della fotografia...
Intanto godetevi le sue fotografie...



I use the occasion of taking part in a recent giveaway for a wonderful photography book, The Model as Muse: Embodying Fashion, to write something about a Danish photographer who I admire a lot: her name is Christina Greve, but she's better known as Divas and dream photography.
This woman has begun getting cracking at photography for nearly a year but - in my humble opinion - she has already achieved amazing results. You can realize how beautiful her work is by going to her blog or to her Flickr photostream.
I really love the vintage & retro style she gives to her photos (which she has defined as "boudoir style photography"), created with natural life, soft colours and several hours spent with Photoshop.
I'm often stunned by her pictures, also because - I have to remark that - she's completely self-taught, just like me, but the gap is abysmal! I wonder if I'll ever be a great photographer as she already is.
In the meantime, go and enjoy her photos...

lunedì 26 aprile 2010

Dal diario di Anne Frank


Come puoi facilmente immaginare, in preda alla disperazione qui si dice spesso: «A cosa serve mai la guerra, perché la gente non può vivere insieme tranquilla, perchè tutto deve essere devastato?».

È una domanda comprensibile, ma finora nessuno è riuscito a trovare una risposta soddisfacente.
Perché in Inghilterra continuano a produrre aerei sempre più grandi, bombe sempre più pesanti, e al contempo case prefabbricate per la ricostruzione?
Perché ogni giorno si spendono milioni per la guerra e non c'è un centesimo per l'assistenza medica, gli artisti, e la povera gente?
Perché la gente deve soffrire la fame quando in altre zone della terra c'è cibo in sovrappiù che va a male?
Oh, perché gli uomini sono così folli?
Non credo che la guerra sia causata solo dagli uomini grandi, dai governanti e dai capitalisti. No, il piccolo uomo la fa altrettanto volentieri, altrimenti i popoli si sarebbero ribellati già da molto tempo!
Nell'uomo c'è proprio l'impulso di distruggere, di uccidere, di assassinare e infierire, e finché tutta l'umanità, senza eccezioni, non avrà subito una grande metamorfosi, la guerra continuerà a infuriare, e tutto quello che è stato costruito, coltivato e cresciuto, sarà di nuovo distrutto e disintegrato, per poi cominciare da capo!

Anne Frank, Diario (pg. 260)


Le foto che accompagnano questo post sono del bravissimo e coraggioso Pier Paolo Cito, tratte dai suoi portfolio sulle guerre in Israele - Libano, in Iraq e in Afghanistan.


giovedì 22 aprile 2010

Buona giornata della Terra!


Oggi ho sostenuto l'ennesimo esame del mio corso di laurea specialistica, sociologia dell'organizzazione. Un corso molto interessante e coinvolgente, tra i più belli che abbia mai seguito in 5 anni di università, incentrato sulle implicazioni etico-morali dell'azione organizzativa, sul legame tra mezzi e fini e sulle conseguenze dell'agire burocratico. Il tema è stato analizzato esaminando il caso empirico dell'Olocausto.
I libri in programma erano Modernità e olocausto, di Zygmunt Bauman e La banalità del male di Hannah Arendt. Presto un commento sui temi trattati dai due testi!

E oggi, come vi avevo già anticipato, è anche la Giornata mondiale della Terra!
Buon compleanno Terra! :)

Ecco due collage di foto di bellissimi e coloratissimi fiori (credo che quelli arancione siano dei papaveri nudicaule, mentre quelli rosa/lilla/bianco dovrebbero essere dei brachycoma) che ho scattato oggi in onore dell'evento, come promesso!
Spero vi piacciano!


Ok, forse non sono niente di speciale; per cui vi consiglio di rifarvi veramente gli occhi con le migliori 40 foto naturalistiche scelte da Flickr.

Per quanto riguarda le azioni più pratiche... Sarà che avevo la testa completamente votata all'esame, ma non ho avuto alcuna idea in proposito.
Per cui ho deciso di impegnarmi nella lettura di un libro che contiene molti spunti in tema di ecologia & ambiente: La rivoluzione dei dettagli. Manuale di ecoazioni individuali e collettive di Marinella Correggia.

Per farvi un'idea del contenuto, eccovi la quarta di copertina:
È ancora lunga la lista di ciò che perfino in città una persona può produrre da sé, parzialmente dissociandosi dallo sfruttamento del lavoro ed ell'ambiente. Parliamo di spicchi marginali? Forse no.
La studiosa Hazel Handerson raffigura l'intera economia umana come una torta a tre strati.
Ai primi due non è attribuito valore monetario, eppure reggono il terzo.
Lo strato di base è l'economia di madre natura, ovvero la base di risorse naturali; il secondo è l'economia informale o sociale, centrata sul dono e comprende il fai da te nelle sue molteplici forme, le strutture comunitarie e familiari, il governo della casa, le cure parentali, il volontariato, il baratto, l'aiuto reciproco, la produzione casalinga per l'uso, l'agricoltura di sussistenza. I margini di autoproduzione sono ampi e riappropriarsene significa sottrarre cellule al mercato e contribuire a riequilibrare una realtà in cui la produzione materiale è concentrata in poche affaticate mani, oppure richiede un insostenibile apporto di energia fossile per i macchinari e i sistemi di produzione.
Questo manuale si rivolge agli individui ma cerca anche risposte collettive, nel senso che vuole ispirare e aiutare comportamenti attraverso dettagli pratici e imitabili della conversione ecologico-sociale, ma anche empatica (rispettosa dei viventi) e auto-gestita.
E infine vi propongo il video realizzato per l'occasione da Greenpeace, dal titolo Give Earth a Hand ("Dai una mano al pianeta").

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