lunedì 16 gennaio 2012

Colazione da Starbucks


Teheran - Tucson: biglietto di sola andata.

O almeno questo è quello che si augura Tami mentre sull'aereo che la porterà negli Stati Uniti d'America si libera del fastidioso chador. È il primo gesto di liberazione compiuto dalla giovane Tami: finalmente le strette catene della repubblica islamica dell'Iran — che per ventisette anni le hanno impedito di esprimere liberamente se stessa — cominciano a spezzarsi.

Ogni giorno passato lontano dall'odiosa patria porta con sé tantissime scoperte che le svelano un mondo nuovo e sconvolgente.
Sconvolgente è vedere bambini e bambine giocare tranquillamente insieme nel parco.
Sconvolgenti sono le ragazze vestite con magliette talmente corte da scoprire l'ombelico.
Sconvolgente è "la disinvoltura con cui uomini e donne se ne stanno seduti insieme a chiacchierare. È un lusso di cui non si rendono neppure conto" (pg. 70).
Sconvolgente è poter scherzare e ridere apertamente per strada con la disinibita Eva, senza essere braccata e incarcerata dai bassidji, la milizia religiosa iraniana. E, soprattutto, flirtare con Ike, il bel cameriere di Starbucks. 

Ma per poter rimanere nella land of opportunities, Tami deve impegnarsi in una ricerca forsennata: nei tre mesi di durata del visto, infatti, deve riuscire a trovare un marito. Sembra un'impresa impossibile in così poco tempo, ma per fortuna può contare sull'appoggio della sorella Maryam e del cognato Ardishir.
Peccato che i potenziali candidati alla mano dell'avvenente protagonista siano uno più fuori di testa dell'altro e nessuno riesce a far scoccare la scintilla nel cuore di Tami.
Così, a pochi giorni dalla scadenza del suo permesso di soggiorno, la nostra protagonista non è ancora riuscita a impalmare un ragazzo e si trova davanti all'agghiacciante realtà: ritornare in quella patria che soffoca lo spirito di ogni suo cittadino e ridiventare "la morte a passeggio" (espressione coniata da Guy de Maupassant per descrivere le donne in chador nel XIX secolo).
Il destino della povera Tami è ormai segnato... a meno che, la sua festa d'addio a Las Vegas, non le (e ci) riservi un inaspettato colpo di scena finale! 
"My country owes me nothing. It gave me, as it gives every boy and girl, a chance. It gave me schooling, independence of action, opportunity for service and honor. In no other land could a boy from a country village, without inheritance or influential."
— 
Herbert Hoover

Dettagli
"Colazione da Starbucks"
di Laura Fitzgerald
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 2007
Pag. 333
Prezzo: 16,90€

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